lunedì 10 dicembre 2018

Nè con Dolce Nè con Gabbana


Cosa c'è di meglio che essere Giovani e Democratici, 100 volte meglio che essere... vecchie cariatidi monarchiche, oligarchiche... dittatori ottuagenari che contano i giorni alla propria fine. Quanto è bella giovinezza... ma se sei anche "democratico"... direi che hai fatto il pieno! E infatti sabato pomeriggio cera in centro anzi scusate c'era in centro, il gazebo della meglio gioventù PD che non ha avuto la segreteria, come ci si poteva attendere poi, ma nondimeno resta sul pezzo, per passione politica o perché quelli che da ragazzi come loro oggi militavano in piazza con altre forme per la verità ora sono alla guida di enti pubblici e diciamo hanno svoltato con la politica diciamo edilizia popolare, diciamo acque, diciamo fiere, diciamo tanti posti anche extra politici nel pubblico ove chi aveva militato ora ha retribuzioni a tre zeri, diciamo ancora Sanità, diciamo Trasporti pubblici, enti in gran copia di varia natura per non dire incarichi politici stiratura e lavatura, mangiato, servito e riverito e pagato 5 volte le proprie competenze ed il proprio curriculum studi: la politica in Italia vista da sinistra purtroppo quasi sempre ultimi decenni, mio parere di cui mi assumo ogni responsabilità. E il PD si preoccupa del Natale sprecone della Tosi, di quello della Spinelli, dimenticando che finisce l'anno con tre fatti di notevole entità e gravità per me. Li ricordo per chi non sa, non gliene frega, non ha letto, da altre cose preso. Pochi giorni fa si è consumato l'exitus di una faida interna in cui con un colpo di mano la maggioranza all'interno di questo partitello di pochi punti ormai, si è divisa gli ossi della polenta piazzando un segretario senza sentire la minoranza che a occhio e croce poi sembrerebbe, attenzione, quella in grado di raccogliere più voti oggi in caso di elezioni. Questo fatto ha scatenato una ritorsione, immediata, istantanea al pari... di un bombardamento USA su villaggio con gli F16 dopo un attentato: la minoranza del partito, umiliata nella scelta del Segretario, ha fatto mancare il numero legale in Consiglio comunale a Rimini mandando segnali tutt'altro che pacifici come a dire: non ci riprovate! Non succederà nulla il prox Consiglio dice chi si interessa di cose locali molto più del sottoscritto, ci saranno ma hanno mostrato una situazione in bilico di grandi tensioni interne. Il terzo fatto è la mancata quotazione della fiera che il suo leader credendo che abbiamo tutti la sveglia al collo ha detto "colpa dei mercati". Già in passato come avesse master in finanza e fosse esperto di analisi tecnica, candele etc., ha dato a tutti degli "incompetenti" dicendo che la finanza d'impresa "la sa lui". Nella realtà pur essendo vero e noto a tutti che non è un momento molto favorevole per la borsa che come si sa ha andamenti ciclici che possono durare mesi o anni etc., ed essendo altresì vero che tante società che aspiravano ai quattrini del mercato azionario hanno dovuto rinunciare nel 2018 quotazioni programmate, esattamente come la Fiera, almeno sotto questo punto di vista. E tuttavia, personalmente contrario alla quotazione che significa esattamente vendere una parte della Fiera perché giammai riuscirai a pagare i debiti, per il mio sentire la Fiera pur essendo eccellenza nel proprio settore e avendo ormai un prestigio, un know how, un'esperienza in materia quasi unici su scala italiana almeno, non è appetibile per il Mercato a meno di quei periodi in cui ci sono contingenze per cui i titoli di stato non rendono, il mercato immobiliare non rende, nessuna forma di investimento dà garanzie e tutti gli investimenti finiscono in borsa e questo periodo non è uno di quelli; nel segmento Star poi tipicamente si quotano giovani società lanciatissime che raddoppiano utili e valore di anno in anno etc.: cedo la parola agli analisti se non fosse un po' forzata la quotazione in questo periodo almeno ma anche in generale. Tornando al PD ovviamente e giustamente manda i ragazzi in piazza e non si dà per vinto che sia non semplicemente non gradito ma... "detestato" quasi come lo fu il PSI di Craxi da almeno metà del Paese; certo un partito che aveva il 30 non sparirà dall'oggi al domani ma come si sa ha davanti un futuro a tinte molto fosche detto in due parole. E come chiusa vorrei dire che il destino di questo movimento, di finire annacquato nel niente, era forse già nel nome: "democratici"= popolo sovrano tramite elezioni", e chi non lo è? Pertanto non stiamo in nessuna corrente ma votiamo chi sappiamo noi anche se credono che la terra sia piatta... che féssi. 
A. M.