venerdì 14 dicembre 2018

L'ironia che conta

Le due ancelle dell'informazione si stanno dividendo. L'ammiraglia segue l'andazzo nazionale, l'editore ha ordinato una virata dolce verso destra. Come coniugarla con la pagina riminese che dipende da Gnassi? Non è facile il mestiere del giornalista se non vuoi usare le veline del palazzo prospiciente. Sulla comica vicenda della mancata quotazione in Borsa di IEG, il presidente Lorenzo Cagnoni e l’amministratore delegato Ugo Ravanelli hanno sostanzialmente ribadito la convincente tesi dei mercati sfavorevoli. Un alibi da Goldam Sachs. Avranno quintali di richieste come analisti finanziari. Conosco da una vita Cagnoni, sono stato però un allievo poco riconoscente, ma con tutto il rispetto per i "colleghi" consiliari, un gigante come lui fa..Erbette a piacimento. Eppure dalla lettura dei giornali e blog d'accompagno entusiasti, la minoranza si era preparata. Le domandine erano piccanti, ma si erano dimenticati di leggere il prospetto della (mancata) collocazione in borsa. Il Presidente e l'Amministratore Delegato ai mercati, invece lo conoscevano tanto bene da ripudiarlo come un compagno fedifrago. La regia consiliare aveva fatto le cose in grande. Due commissioni congiunte per ascoltare l'invidiabile ironia di Cagnoni? In una città di un paese quasi normale, l'azionista silenzioso di maggioranza relativa (Gnassi) avrebbe chiamato il suo presidente e il gestore nominato e consegnato loro il regalo di Natale. Due puffi malatestiani e gli auguri per una felice..pensione. 
PS Di Brasini non parlo, ha la diabolica diabolica di sbagliare tutto quello che tocca. 
PS2 Marzotto invece ha capito di avere sbagliato almeno il vestito.