martedì 4 dicembre 2018

Di sinistra si può morire

A pochi ormai sfugge l'importanza della competizione elettorale che si sta preparando a Santarcangelo. Una battaglia casa per casa che trasformerà la città in novella Stalingrado di Romagna. Fuor di metafora, diciamo che il prossimo confronto elettorale risulterà "definitivo" per ciò che resta della Sinistra e del PD riminese. Se Santarcangelo cadrà, allora Rimini si troverà completamente accerchiata. Sembra ormai impossibile per gli ultimi piddini esausti e ridotti come i giapponesi nella jungla, impedire un epilogo ormai scritto. E neppure basterà lo scomposto attivismo del suo smarrito sindaco. Ecco perché cresce l'attenzione e la preoccupazione degli Gnassi boys nei confronti di Santarcangelo. È giusto ricordare che anche cinque anni fa il comune di Santarcangelo rischiò un ballottaggio elettorale dagli esiti tutt'altro che scontati. Quindi, la domanda che sorge spontanea è: la ricandidatura di Alice Parma, sindaco uscente e poco brillante, era un atto dovuto? A nostro avviso, tale gesto ha dimostrato, da un lato, la paura del PD di aprire una competizione al suo interno, che sarebbe risultata lacerante e incomponibile, e dall'altro ha conclamato la mancanza di una classe dirigente autorevole e capace di gettare il cuore oltre l'ostacolo di fronte a scenari che sembrano disegnare un orizzonte cupo e buio per chi ha sempre governato Santarcangelo. Sì, perché questo comune é sempre stato sotto il tallone della sinistra, salvo una breve parentesi, mi sembra dal 1995 al 1999-2000, quando un sindaco pipino (del PPI), del quale non ricordo il nome, si insediò nel palazzo municipale di piazza Ganganelli. Se ne ascrive il merito a Mauro Ioli, erede di quella grande scuola democristiana capace di progettazione politica ambiziosa ed intelligente, pronta a sparigliare qualunque gioco orchestrato dalla Sinistra. Potrà accadere di nuovo? Ad un osservatore ingenuo sembra che le forze politiche alternative alla Sinistra non siano in grado di organizzarsi per competere vittoriosamente contro il PD e la nutrita schiera dei suoi satelliti clientelari. Il M5S presenta a livello locale le stesse debolezze che si rilevano a livello nazionale: inesperienza, supponenza, profili inadeguati per i ruoli amministrativi. La Lega può avanzare diritti di prevalenza rispetto alla Destra, ma anche in questo caso la cosiddetta classe dirigente appare per lo meno inadeguata alle sfide di una legislatura di svolta rispetto al solito trend amministrativo. Forza Italia ancora non è pervenuta. Le liste civiche? Pressoché scomparse o in attesa del miglior offerente. Ma tutto può cambiare: nei prossimi mesi lo scenario sarà fortemente condizionato anche da ciò che accadrà a livello nazionale, dove si stanno confezionando le modalità di approccio e di presentazione dei partiti e dei movimenti alle prossime elezioni europee. Per nessuno ancora è tutto perduto! Ma chi rischia più degli altri è il PD e la sua Sinistra. Il controllo del palazzo municipale su piazza Ganganelli é di nuovo contendibile e gli esiti non sono affatto scontati. I medici che si propongono al capezzale dell'importante cittadina, febbricitante e abusata da lunghi lustri di approssimativo governo, dovranno mostrare la capacità di riunire un mondo variegato e eterogeneo contro la Sinistra, per avere qualche chance di successo. Capacità che al momento non sembra evidenziarsi. La medicina per curare certi malanni non deve per forza essere prescritta da un medico! Ci vorrà inevitabilmente un bravo architetto... 
Don Camillo