domenica 23 dicembre 2018

Meglio tardi che.....

Mai. Parlo di Melucci. Si dovrebbe ricordare che è stato il primo a farsi paladino di quella categoria che oggi definisce lobby. Per essere esplicito, fu lui, in prima persona, che mi diede il benservito come assessore, reo, a suo dire, di avere preparato un piano spiaggia provocando la ribellione dei bagnini. Fecero anche un ridicolo ricorso al Tar, che venne strumentalizzato contro il sottoscritto. Venni licenziato dalla giunta. Prima di "volare" a Bologna, l'allora vice-sindaco, fece naturalmente una variante a quel Piano, che qualcuno insinuava fosse suggerita dagli stessi operatori. Si cambiava tutto per rimanere fermi. E' sempre stata la richiesta della lobby. A conferma di quanto dico, venne cancellato quell'articolo del Piano, che affermava: se gli operatori non realizzavano, entro cinque anni, la nuova programmazione, potevano essere sostituiti da altri, disponibili all'adempimento di quanto previsto. Caro Maurizio non è una mia opinione, ma tutto è riscontrabile nei documenti amministrativi. Se vogliamo continuare a parlare di lobbies allora non dimentichiamo l'Aia che ha sempre impedito la realizzazione di grandi alberghi. Nei ricordi posso aggiungere anche la mia volontà d'intervenire sul trasporto pubblico, allora diviso salomonicamente tra i Ds e la Margherita. Prima che il Pd celebrasse il matrimonio riparatore. Il mio documento consegnato alla giunta non venne mai discusso per non turbare gli equilibri tra Fabi e Amadori. Ho quasi finito, mi permetto di ricordarti quella famosa assemblea nel Partito: io denunciavo l'assurdità della realizzazione del Nuovo Stadio, permutato con migliaia di appartamenti, mentre un tuo "fedelissimo", mi definì terrorista e provocatore. Ci riprovarono, quando per fare un campetto da calcio parrocchiale, dovevano nascere 300 appartamenti. Ravaioli fermò il progetto e tutti i fedeli a Melucci, fecero pressione sul sindaco perchè si ravvedesse. Tra i tanti (cattivi) ricordi potrei rammentarti un piano strategico della mobilità a cui avevo dato anima e corpo. Per non turbare la scenografica Invenzione Rimini Future, assegnata all'allora amico Ermeti, hai fatto in modo che rimanesse nel cassetto. Al di là delle scelte che conteneva, affermava in linea di principio che prima delle case si fanno le strade. Tutto questo e tanto altro non lo ricordo in cerca di vendette, ma per affermare che Melucci rappresenta un passato difficile e se oggi dice qualcosa di condivisibile, non cancella il resto. Tornando alla spiaggia, raccontare che è in mano ad una lobby, può garantire l'applauso di qualche comunistello da salotto. Sarebbe meglio e forse utile misurarsi sulle soluzioni sapendo che i 15 anni promessi da questo governo sono solo propaganda, come spiegava Lugaresi nel suo ultimo articolo. Dell'attuale assessore regionale al turismo non cito nemmeno il nome. il problema non è la sua posizione in merito ai rinnovo della concessione demaniale ai bagnini, ma essere il solito paracadutato, senza alcun merito. La stessa cosa vale (anche) per qualche altro assessore, a te molto più vicino. 
Sandro Baschetti