sabato 15 dicembre 2018

Un Vero Amico

Il vecchio tram, stile Start, a cui si attaccherà il Pd, si chiama Silvio. Negli ultimi anni del regime renziano il compare del Nazareno aveva assunto grande importanza. Spariti i conflitti d'interesse, le cene piccanti, le olgettine, i senatori comperati per esigenze di maggioranza, il pluripregiudicato, l'homus orribilis avvisato da tutte le procure, è diventato lo statista cui aggrapparsi. Il tram chiamato Silvio non se la passa meglio. Gli aruspici vedono nei fondi del caffè, percentuali paurose. Il suo partito è emigrato verso le sponde sicure della Lega. In due mesi aveva ingaggiato i migliori ancora "liberi" della Dc e Psi, non disdegnando l'estrema sinistra sempre in vendita. Era diventato socio di minoranza di Renzi nel Patto del Nazareno. Le parrocchie piddine chiamate bonariamente circoli ospitano solitarie discussioni. Il tema centrale è un dilemma: andiamo in processione alla Camera per convincere il Che a 5 Stelle oppure chiamiamo (forte) il padrone di reti e giornali, dimenticando gli insulti a lui rivolti. Gli stessi riservati ai presuntuosi artefici del cambiamento. Hanno usato anche la "loro" Europa pensando di fermarli. Si troveranno tre decimali nel.. Scalfari nella sue tardive conversioni ed ammissioni ha sdoganato il Silvio peccatore per primo. Lo preferiva a Di Maio. Sono regali che un movimento gradisce, ci pensa Toninelli a fare pari.