giovedì 31 dicembre 2020

Boom

BOOM... Che botto! Spero non spaventi gli amici della squadra cinofila intenti a lavorare. Non sono gli effetti delle tante letterine destinate al Babbo Natale, non ultima quella stantia di piccariana memoria, quella che cosa non si fa per postini in cda di antiche banche decotte, ovvero quelle rivolte alla Befana fassista, a seconda delle appartenenze discriminanti il secolo breve e gli inciuci ancora ardenti di attuale passione, nonostante le perdute vocazioni seminarili. Preferisco rivolgermi come Lucio, non quello temuto dall'intellighenzia reproba, all'anno che verrà. Non ho avuto una figlia altrimenti avrei altresì accettato il suggerimento e l'ardire di chiamarla Futura. Com'è profondo il Mare! Come è di prassi, i miei racconti, sogni e sconfitte le vado a confessare alle onde, potendo ancora calpestare d'inverno la sabbia padronale, oggetto di latifondo ad tempum aestivum, quando non urla e biancheggia il mare. Il mio BOOM è da taverna e quello che scende fra amici, quando si è rientrati alla terra dopo troppa solitudine. Il mare d'inverno è l'immeritata cartolina che più si addice all'anno a cui brindero' per lasciarmelo alle spalle in una mai condivisa dimensione escatologica tipica delle religioni monoteiste. Spero che non arrivino i droni mandati da Jamil o la carica degli assessori in mutandoni. Mi dichiaro, rinunciando alla prescrizione, colpevole di libertà! Il suono omeopatico che vi dedico non è per la sapiente letterina inviata chiedendo il vaccino, né sono le nocchie del vecchio che sbatte sul tavolo mentre scende i suoi carichi, facendo cadere, come dei, i suoi quattro assi di un colore solo, mentre dalle sue labbra un sospiro emana l'imprecazione rumagnol style da rosso sicuro per la giunta Signorini. Questo BOOM non è un petardo, una bomba insurrezionalista o pluto democrat proletaria, non è nemmeno una flautolenza trandy; è solo il tappo della mia bottiglia che salta... Non chiedetemi troppo. Non chiedetemi altro. Vi dedico il suono... Fatevelo bastare! Se voleste anche il resto, seguite l'esempio di chi ha capito e avuto tutto, mandate una letterina a Babbo Natale o a Di Maio.
Roberto Urbinati