giovedì 10 dicembre 2020

Gli Statisti

La procedura d'infrazione europea per avere disatteso la Direttiva sul Libero Mercato, chiamata rozzamente Bolkestein, come il commissario relatore ma leggermente astemio, era annunciata da anni. Regola la liberalizzazione dei servizi commerciali, risale al 2006, recepita nel 2010. Non capisco la sorpresa o peggio le varie proposte succedute. I due statisti, Arlotti e Pizzolante, ne presentarono una che prevedeva l'indennizzo ai concessionari, prima di procedere ai bandi. Difficile commentarla. Un puerile stravolgimento del diritto. Hanno sottoscritto un contratto che prevede alla fine della concessione lo smontaggio degli ombrelloni, con la legge pensata dal duo, si cambiava tutto. Sono passati quasi 15 anni, tempo sufficiente per maturare una rendita di posizione. I concessionari non devono temere multe, governo e comuni sono responsabili delle proroghe firmate, nonostante le infinite sentenze pronunciate in questi anni. Non so chi pagherà, ma escluderei i fruitori. Una infinita dilazione durata 15 anni, questo è il titolo del film, dopo quello dell'Isola delle Rose, piazzata vicino alle pale care a Melucci. Sarebbe stata una attrazione unica. La Direttiva non cita bagnini od ambulanti, ma più semplicemente fa riferimento alla "liberalizzazione" dei servizi commerciali. Un mondo che investe tutta l'Europa, legittimato a Lisbona. Solo in Italia è diventata una battaglia tra i concessionari e..pochi altri. Invece di litigare o fare il giro delle classiche sette chiese, per approdare nella giunta riminese, dovevate chiedere a sindaci e governatori di aiutarvi ed usare la Direttiva come volano di una spinta innovazione. Il bando avrebbe premiato la migliore "mascherina" della spiaggia. Zone rinnovate con servizi moderni, cancellazione del cemento ed una spiaggia aperta e sicura. Abbiamo un tesoro unico, rappresentato dal nostro arenile. Finora è stato un servizio per gli alberghi. Ribaltiamo il concetto. Basta con rendite familiari od ombrelloni che venivano inseriti nei lasciti testamentari, per la loro posizione. La norma europea non parla esplicitamente di bagnini, ne di concessioni, ma più astrattamente di rapporti pubblici/privati, imponendo che sia garantita a tutti i cittadini pari opportunità. Capisco benissimo le ragioni degli operatori, ma trincerarsi dietro alla conservazione è uno sbaglio che avete pagato. Potevate, dovevate giocarla all'attacco. Se andate a vedere il Piano Spiaggia lasciato dall'amico Baschetti, prima di essere cacciato, dietro le vostre sollecitazioni, accettate, vi avrebbe regalato la possibilità di rimanere, con investimenti ristorati in poco tempo. S. Giuliano è la dimostrazione. Dovevate realizzare il Bagno inteso come struttura unificante i servizi, compresa la ristorazione. Troppo egoismo vi ha fregato. I consiglieri anche. C'è sempre tempo per rimediare. Al momento del voto, quasi tutti i partiti, hanno dato l'assenso, solo Lega e sinistra (vera) erano contrari. La prima proroga è stata di cinque anni. Per una paese che ancora non ha risolto terremoti di un secolo fa, è stata un'offesa. Devo dire che tutti hanno partecipato alla gara "chi ama di più il bagnino" Neanche le "tugnine" erano arrivate a tanto. Dovevate usare il tempo delle proroghe per avviare un cammino concordato. Le scorciatoie non sono più ammesse, il nostro peso in Europa è testimoniato dal finto Premier. Ci prendono tutti per il culo e debito, perfino tunisini, egiziani e libici. Noi invece ospitiamo e paghiamo i loro clienti. 
PS Alla Merkel possiamo chiedere solo pietà.