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Imperversa l'eterea figura di Arcuri, dotato anche dello scudo penale, oltre ai maglioncini fashion, personaggio essenzialmente televisivo che meglio interpreta la magia del Vaccino. Mentre Gnassi, attore mancato, sguazza nella parte "sofferta" del sindaco che non vuole fare il "meridionale" alla De Luca e compie gesti infermieristici pur di rimanere immortalato. Penose recite nel dramma che avete provocato. Il Dott. Corrado Paolizzi invece ha meritato l'anteprima, ha messo il Cuore di Rimini nelle condizioni di non nuocere, con la fortuna di essere medico (anche) di Melucci. Un reality, x factor, isola delle rose e dei famosi, non la seria, rigorosa, vaccinazione di massa. Sono riusciti a trasformare in negazionisti anche persone tra le più esposte. Il coro di bugie statistiche. vendute da quasi un anno, l'impreparazione collettiva, le ondate che ci sommergono come e quando vogliono ed i produttori del macabro spettacolo, sono le colpe che dobbiamo espiare per non avere votato? Tutti si comportano più seriamente, consci della situazione, senza inutili atti terroristici, chiusure senza logica e con pessimi risultati. Quando sul Carlino, la vedetta del Palazzo, riusciremo a leggere un articolo sul turismo che non c'è più? Lo avete fatto sparire come la Fiera. Un giocattolo costato alla..Comunità (cit.Gnassi) 500 milioni e consegnato, nud e crud, a Bonaccini. Meritava almeno una lettera a Barnabè. Non avete acquistato le azioni Ieg? Il Presidente di tutti i cittadini ed il Papa che, per antico statuto, dice sempre a verità, fanno la gara dell'ovvietà. Bergoglio concede sempre l'impressione di essere un ..grillino. Mattarella un demo vero. Non li abbiamo scelti noi. sarebbe anche quella una rivoluzione sociale e politica. I rappresentanti di due stati nello stesso Paese. Siamo i più poveri d'Europa ed in compenso i più indebitati. Governa Casalino. Ed allora fuori le bandiere giuste. Non fatevi ingannare dalla propaganda associata quella che potete leggere gratuitamente anche a Rimini nei blog ciellini e curiali, con Chiamami Melucci che gode della pubblicità per forza. Sotto le due "vecchine" che cambiano postura scorre l'elenco. La Lia Celi, new entry giornalistica, per antiche pulsioni a 5 stelle, scrive bene. L'ultima marketta a Franceschini è perdonabile, meno quelle per Croatti. Nando Oiccari ha superato quota 100, dopo anni di attività extraparlamentare e bancaria. Se il blog di Melucci fosse anche leggermente superstizioso lo licenzierebbe subito.