mercoledì 23 dicembre 2020

Elezioni Pericolose

La paura di Salvini e l'avversione per la Lega, certificata dalla bolla papale, giustificano la permanenza di questo governo? I silenzi imposti dalla Merkel che attanagliano (forse) anche il Presidente Mattarella hanno un alibi convincente più delle necessarie elezioni? Cosa può succedere di peggio, rispetto agli Arcuri, Foffo Dj, Azzolina e Gigetto? Per un mese ci sarebbe un governo per le necessità urgenti. Le decisioni vere e le sanzioni le decidono a Bruxelles. Senza decreti, campiamo meglio. La figura di Giuseppi dallo scandaloso è passata all'imbarazzante. Perfino uno abituato a tutte le apparizioni come l'amico Zerbini è disgustato. Poi viene consolato dalla bella moglie, si è ritirato a vita e tavola private. Scelta confortante, dopo l'ultima sbornia per Renzi. 
Sono rimasti i social schernitori, una pattuglia di deficienti che citano a memoria. Pappagalli addestrati nelle vecchie scuole di partito, diventate intelligence. Le notizie disdicevoli vengono cassate dalla censura presente in ogni giornale o blog della propaganda. Il Comune di Riccione ricorre al Tar contro il Metromare, coinvolgendo tutta la mobilità piddina. La cosa sorprendente è che Lucio Paesani senza fatica e qualche post è diventato il nemico da abbattere. La prima volta si erano sbagliati, hanno preso a cazzotti la..moglie. Vogliono distruggere quelli che non la pensano come loro. Prima gli epiteti che vanno dal fascismo al razzismo e sconfinano nel terrapiattismo culturale. Sono i sostenitori dei Premi Strega e delle statuette che si scambiano sempre le stesse famiglie dello spettacolo. Sembra non esserci altra cultura. La Mannoia (bravissima) sostituisce ormai l'inno nazionale. il (poco) Gassman del passo avanti per Unipol è onnipresente sugli schermi. Pessimo attore, Favino è della stessa corrente di Cinecittà ma è bravo. A maggio dovevamo votare a Rimini. Al momento siamo al Lucio contro Emma, la candidata della componente legata a Melucci. Non ha molti iscritti, ma sa giocare le carte meglio di tutti. In caso di elezioni sarebbe battuta anche da Morollino. In alternativa c'è Jamil, pronto a soddisfare i desideri del suo Principe. Verrebbe tritolato da Mio, però con più difficoltà. E' finita l'era di Cagnoni il vero croupier della Città. La Fiera è stata per anni la stanza di compensazione della politica cittadina. Ravaioli non se n'era accorto, Gnassi da professionista ha onorato la catena di comando al Migliore. Lo hanno messo nel presepe bolognese con incarico di rappresentanza, retribuito. Finisce un'era, lunga quasi 50 anni. Poteva essere il docente per gli allievi del Pd. Nella sua Giunta non ne avrebbe tenuto uno di questi.