sabato 12 dicembre 2020

Puzza sotto il naso

Un invito a tutti i partecipanti alla prossima gara elettorale riminese: leggete Chiamami Città, il blog ufficiale di Melucci e della corrente che sfocia (forse) nella Petitti. Ospita il velenoso, irritante, presuntuoso, arrogante scritto di un sindaco, subito dimenticato a Rimini. Giuseppe Chicchi è il prototipo dei garantiti dalla politica. Uno degli attivisti della Cappelletta di P.za 3 Martiri. Covo di extraparlamentari alla riminese. Discutevano della sicura rivoluzione e dei mondiali. ideologo del movimento balneare di innocui borghesi travestiti da (finti) Negri. Molti come lui, si sono però fermati per anni sulle remunerate poltrone, grazie ai voti del popolo dei lavoratori, veri. L'ultimo lascito alla città, governata da comunista, con la puzzetta sotto il naso ed i democristiani familiari in giunta, è un orrendo piano regolatore. Frutto di alchimie ed accordi sfociati nei famigerati comparti. Un miscuglio di concessioni, divieti e regali. Cito solo Coca Cola, 105 e..Fiera. Non mi dilungo sulle analisi, lascio il compito a chi ricorda e conosce. Non parlo dei giornali, anche lui ebbe trattamenti di favore da tutti, tutti., fino in fondo. Potrei solo dire che non ebbe però mai bisogno di prescrizioni come qualche suo allievo e compagno. L'ironia di Piccari non arriva a questi livelli, in Chicchi esiste cattiveria e la presunzione di chi si sente migliore per appartenenza culturale. Un sindaco espresso dal "formaggino" Mio, come definisce la probabile Lista, per questo rappresentante della democrazia, sarebbe una offesa all'odorato. Proviamo a farlo. Se riusciamo, lo chiamiamo in Piazza Cavour per ringraziarlo. Questo è il Pd oggi.