mercoledì 9 dicembre 2020

Fine Settimana

Alla fine di questa settimana si saprà se l'UE concederà il Recovery Fund all'Italia, e molto probabilmente non lo concederà. Perchè è necessario il voto unanime dei Paesi aderenti all'UE, e Polonia e Ungheria sono contrari, unitamente ai cosiddetti “Paesi frugali” del nord europa. Inoltre, per accedere ai fondi europei è necessario avere il “registro delle note” immacolato, mentre l'Italia è iscritta nel “libro nero” per rapporto deficit/PIL, in primis, e per la collezione di provvedimenti d'infrazione ricevuti dalla stessa UE perchè l'Italia è miseramente ed inaccettabilmente indietro sul percorso verso le riforme, queste ultime peraltro indispensabili anche alla ripresa economica del Paese stesso; un esempio su tutti? Il provvedimento inerente la mancata adesione italiana alla Direttiva Bolkestein. Anzichè stare a Palazzo Chigi a studiare come muovere le acque per distrarre e confondere il Parlamento e gli italiani, Il PCM bene avrebbe fatto a raggiungere Bruxelles prima dei vertici dei prossimi giorni, per trattare, con la Commissione Europea e con qualunque altra competente Autorità UE, fino ad extremis, la rassicurazione di portare a casa il Recovery Fund. Dunque, a che serve da giorni ciarlare del bizzarro Recovery Plan, preparato in gran segreto e presentato in notturna, presentato come struttura piramidale con triumvirato apicale, e che si dovrebbe avvalere di 6 supermanager non pubblici e di ulteriori 300 amministratori (anzi no, forse 90), e che praticamente altro non è che l'ennesima scatola cinese, in perfetta sintonia con quelle in cui il governo da mesi sta chiudendo l'Italia e gli italiani? Pragmaticamente, a nulla. Politicamene, a gettare il fumo negli occhi degli italiani, per distrarli, per l'ennesima, volta dal tema nodale : l'incapacità di governare del governo e del suo Presidente.
 Milena Montebelli