lunedì 21 dicembre 2020

I Dubbi di Morrone

Il segretario della Lega Romagna, l’onorevole Jacopo Morrone, pronuncia una "bestemmia" sulla fusione in corso (?) tra le fiere di Rimini e di Bologna. Per un  credente in Dio, oltre a Salvini, l'undicesimo comandamento immortalato sulla Fiera, vieta di pronunciare il nome di Cagnoni invano. Secondo Morrone, stando alle voci, non certo del Carlino, si tratterebbe di qualcosa di più di una ipotesi. L'onorevole afferma anche una cosa tanto ovvia che a Rimini non viene (quasi) mai osservata: il Consiglio Comunale avrebbe il dovere oltre che un diritto poco esercitato, di esprimere la sua volontà. Che poi coincida sempre con quella di Gnassi è una variabile del dialetto riminese. Ha citato anche la trasparenza. Non voleva farlo pubblicare. Sarebbe un matrimonio d'interessi solo per il marito bolognese che sposa una bella donna piena di eventi fieristici. Il dettaglio che porti in dote una Conchiglia piena di debiti, è irrilevante. Bonaccini sarà il prete officiante il matrimonio riparatore. Morrone, nemmeno invitato, risponde alla rituale domanda se qualcuno ha da dire qualcosa (?) lo faccia subito o taccia per sempre. Vuole interrompere il finale di un film già visto tante volte. Perchè non lo hanno celebrato ai tempi del Cagnoni tanto forte da sgridare ..Errani. La paura che Rimini cada sotto i colpi di Paesani può essere una scusa valida per portare tutto nella più sicura Bologna? Non ci diranno mai cosa arriva come..ristoro. Siamo monotoni anche nelle prestazioni, lo prendiamo sempre lì.