martedì 22 dicembre 2020

La Bolkestein di Rimini


Saranno solo chiacchiere senza distintivo, ma sono già molte le voci che girano, sostenendo che il Comune di Rimini e di Gnassi, stia raccogliendo la documentazione per procedere al rinnovo delle concessioni demaniali. I signori della sabbia, componenti indispensabili della maggioranza, hanno imposto un ultimatum ai resti del Pd? The deep throats, in inglese come il virus, raccontano che il compito, questa volta, sarà arduo. Non sarà sufficiente qualche benedizione ciellina ma un consulto (profondo) con i luminari del demanio. Il tema è talmente ostico che pubblicare articoli è fatica disumana e fonte di nemici. Vociferano anche l'uso di alchimie interpretative della legge. Ricordo che, tralasciando la Direttiva Europea, legittimata da plurime sentenze nazionali, rimane sempre in vigore il vecchio Codice della Navigazione. La Dirigente riminese continua ad esercitare un mestiere sul filo tra Gnassi e la Corte. Controfirmare la proroga delle concessioni è esercizio da kamikaze del diritto. Il Codice della Navigazione regola le modalità di concessione in modo puntuale e comprensibile anche per Rimini. Il contratto per licenza, normato dall'art. 36, prevede una durata massima di sei anni, senza clausole aggiuntive, valide per arrivare ai 13 anni, richiesti dai concessionari. Sarebbe utile, perfino doveroso conoscere il giudizio di una giunta talmente appecorata che quando Gnassi andrà via se li porta tutti al Borgo Fortunato. La parte più pericolosa rimane quella del dirigente che firma l'atto. Il sindaco, abile slalomista, appare solo alle premiazioni. La Dott.ssa Caprili "non poteva non sapere" (accusa usatissima) che la corte europea da due anni, rispondendo alle richieste dei Tar regionali ha stabilito che le proroghe del Governo Monti e quelle del governo (?) Conte, sono da considerarsi non annullabili, ma semplicemente nulle. Per i non addetti agli ombrelloni politici, significa nudamente e crudamente, che le proroghe non esistono. Annullarle, avrebbe potuto creare l'alibi che, "non esistendo" il provvedimento amministrativo che le rende nulle, potevano continuare ad esistere. Siamo al delirio. Il dirigente non può rilasciare contratti "non" previsti, in questo caso dalla direttiva europea, tantomeno "non " previsti dalla legge italiana. Mi rivolgo soprattutto a quel Pd
 che da sempre richiama (gli altri) al rispetto delle Istituzioni. La regola deve essere uguale per tutti. Se i rumors da garbino sono veri, sarebbe imprudente che ai signori della sabbia si concedano 13 anni di ulteriore proroga. Significa immobilizzare, cristallizzare, mummificare la spiaggia com'è. In barba ai proclami del Principe del Lungomare, l'innovatore verbale, mentre i paria del Triangolone dal 1° gennaio 2021 entreranno ufficialmente nella categoria degli..abusivi.  Lucio Paesani è uno di loro. 
PS L'atto concessorio è un provvedimento assunto dalla Giunta. Ogni atto deve essere reso pubblico. Vale ancora il bonus..giustizia?