giovedì 3 marzo 2022

CS CO.NA.MA.L .

I sindaci della Romagna, invece di scimmiottare con il "copia ed incolla" quello che gli viene dettato dalle associazioni di categoria, dovrebbero, oltre che leggersi o farsi spiegare le sentenze della Consulta, del Consiglio di Stato, della Corte di Giustizia, "le diffide" dell' Europa e dell' AGCM, ricordarsi che la loro funzione istituzionale è quella di rappresentare tutti i cittadini non solo i "bagnini o i chioschisti" e di difendere le prerogative del demanio marittimo, dei beni pubblici, del pubblico uso del mare e dell'arenile, dei pubblici servizi e non gli interessi privati degli stabilimenti balneari, in quanto a quello ci pensano già i sindacati di categoria. Non un accenno ai canoni i ridicoli che lo Stato richiede ai concessionari nè al fatto che ai comuni, front office dei problemi e delle gestioni quotidiane delle concessioni, ne viene riconosciuta una miseria di detto gettito. Di questo danno erariale, quindi di questo danno alla comunità, ai sindaci "romagnoli" non interessa nulla ? Per non parlare dell' assordante mutismo in tema della tutela dei "consumatori" degli utenti deboli: ai sindaci "romagnoli" forse non interessa che ci sono soggetti, cittadini come loro che non possono permettersi di affrontare il costo degli ombrelloni e dei lettini ? Questi fanno parte di un "campionato" minore ? E la tutela dei lavoratori del "mare" ? E il servizio di salvamento ? Come mai nel comunicato questi temi non vengono affrontati ? Tutti proni e genuflessi ai voleri dei balneari e attenti a non suscitare le loro ire è questo il "messaggio" ? Li vedremo sfilare anche loro con le fasce tricolori a Roma il 10 Marzo in Piazza Santi Apostoli in difesa dei privilegi della casta cantando "Romagna Mia" 
 Roberto Biagini ( CO.NA.MA.L)