Don Camillo
lunedì 28 marzo 2022
Libro e Moschetto
Lo spettacolo al quale assistiamo è irreale, per non dire
paradossale o addirittura tragicomico. La sinistra italiana, quella delle
bandiere arcobaleno, dei girotondi, delle sardine, del concerto del 1 maggio,
delle sfilate del 25 aprile, dell’”andrà tutto bene”, delle mascherine della
“Speranza”, del buonismo alla Lia Celi, ora indossano elmo e bandoliera e
imbracciano con disinvoltura schioppo e pistole. Letta, lo scudiero senza
cavallo di Draghi I° il Guerriero, ordina di fare la guardia al bidone di benzina
e si fa fotografare con l’elmetto e il giubbotto anti-proiettile. Max D’Alema
dopo essersi dilettato in gioventù con caccia e bombardieri per liberare il
Kossovo, ora predilige le “Fregate” da guerra e naviga allegramente per i 7
mari colombiani a suon di mediazioni milionarie. Tutto appare incredibile e
surreale al popolo dei tubi innocenti montati a gratis nelle Feste dell’Unità. I
kompagnucci belli della parrocchietta nostrana seguono l’andazzo generale e
se ne stanno muti e buoni in attesa di ordini (e un Boccia) da Roma. Il
barbutu Nando Piccari Picaderos, aspetta la prossima felpa di Salvini per
uscire con la solita ironia su Ablami Zità e prendere per il c.. il povero
leghista. Il “simpatico” prof. Giuseppe Chicchi rimanda le “lezioni magistrali”
sulla ex Unione Sovietica… la Patria del Socialismo, della quale il “Maledetto
Putin” era agente segreto. Il vecchio Melucciov tolti colbacco e valenki, non
sfila più con “l’eskimo innocente”, dietro le bandiere rosse al grido di Ho Chi
Minh… Mao Tse-tun ! dietro garrenti bandiere rosse e le fotografie di Josef
Stalin, considerato dai manifestanti il Loro Piccolo Padre… NO WAR…
AMERIKANI IMPERIALISTI GO HOME… VIA L’ITALIA DALLA NATO.. VIET
NAM LIBERO…. Ora invece si è tutto ribaltato. I “Pacifisti” una volta
azzannato il potere imbracciano “libro e moschetto” ( Parenzo e la signora
De Gregorio arrivano a contestare anche il Papa). Guerini, Draghi e persino
il “disarmante” Giggggino Di Maio il Miracolato, appoggiati da un parlamento
succube, troppo impegnato ad arrivare a fine mandato ed incassare gli ultimi
“spiccioli”, raccontano senza fare una piega, di riarmo, missili, aerei e carri
armati (ce ne fosse uno fra questi che ha visto in passato una branda di
caserma) annunciando tagli dolorosi, ma necessari nella scuola e nella
sanità, alzando sempre più in alto l’asticella per andare in pensione.. a
qualcuno di questi interessa del futuro dei nostri figli e nipoti? Insomma Dio,
Patria, Famiglia, atomica ed armamenti… L’ Europa unita (?) lo vuole… Ecco
i nuovi valori della sinistra. Nessuno che invece apra una riflessione su chi e
perché avendo governato il Paese in questi ultimi 30 anni, abbia dismesso
tutti i comparti strategici necessari ad un paese industriale, dall’energia alle
materie prime, dai prodotti alimentari, alla produzione interna, rendendoci
invece totalmente dipendenti dall’Estero. Non siamo più in grado di far fronte
alle richieste di una mascherina chirurgica o di un bottone. Siamo in bilico su uno sgabello traballante, con il cappio al collo. Tuttavia in
questi anni la nostra classe dirigente non ha rinunciato a nulla, anzi. Benefit,
stipendi e privilegi sono aumentati a livello esponenziale da fare impallidire
quelli della Prima Repubblica. Ingabbiati dalle quote europee di vino, pesca,
carne, latte, grano, latte, energia… ci siamo finalmente accorti che potremmo
persino “patire la fame” o starcene al freddo con il gas e la benzina razionati.
Tutto questo ha nomi e cognomi, ma è troppo scomodo tirarli fuori. Meglio
insignirli del titolo di “professore” o di Amministratore delegato o presidente
così da renderli intoccabili ed importanti e coprirli di “patacche” e
onorificenze. Indispensabile alla propaganda di regime invitarli di tanto in
tanto nelle trasmissioni TV per spiegarci quanto siamo fessi e boccaloni.
Tuttavia noi viviamo in una terra fortunata. Siamo nella patria di Fellini che ci
porterà milioni di turisti. Abbiamo una “Vision” del futuro fatto di piadina e
mortadella. Se mancano strade o parcheggi alla più puttana, possiamo usare il
monopattino, bimbi, mamme e nonnette comprese. Abbiamo una opposizione
più incline a trovare accordi e strapuntini con chi comanda piuttosto che
mettere in campo progetti ed iniziative diverse. Quindi tutto va bene madama
la marchesa… stà ferme… nu mov gnint e dà da magnè ‘ma la semmia… e
alla più brutta così “Nudamente e Crudamente” possiamo pur sempre andare
a marina a raccogliere “purazi e canell”, ma con il sorriso sulle labbra, uno
spritz in mano e una pacca sulla spalla come si addice al riminese sempre
pronto a dar contro e criticare chi manovra il timone della baracca, ma poi alla
fine sempre incline a starsene a casa, leccare la mano del padrone e brucare.. qualche ossicino.