venerdì 25 marzo 2022

Il Tempo dei Sindaci

A Riccione e Coriano voteranno per i nuovi sindaci. Due comuni in cui si sono verificati i primi "terremoti" nel regime piddino, con l'aiuto delle liste civiche, ormai strumento indispensabile nelle elezioni locali. A Riccione, dopo due bollenti ma efficaci legislature, la Renata Tosi abbandona la fascia, in attesa di una (ammirevole) candidatura di servizio, come consigliera. La onora. Poteva fare così anche Gnassi, ma qui stiamo parlando di poltrone a secco del lauto stipendio. Per qualche anno la Tosi ha avuto tutti, proprio tutti, contro, anche quelli che vengono allertati nei momenti di disperazione piddina. Ha il merito di avere "lottato" contro il Trc, quando ancora tentava di girare in curva, erigendo muri berlinesi. Ha rialacciato le importanti relazioni associative. Il regime ha reagito con gli haters, qualcuno comprato per poco. La candidata del Pd lo testimonia. Ha già osservato il vangelo ambientale, con l'approvazione delle pale ormai all'ultimo miglio, manca il monopattino. Il Pd è più dilaniato di quanto la codina stampa possa o voglia rappresentare. A Riccione dominava il comunismo senza tentennamenti, sono convinto che la corrente atlantica vigente, non regali consensi. Il fallimento strategico del più stupido ed inutile mezzo di locomozione è una delle carte vincenti per una coalizione che si è battuta contro le devastazioni ambientali e finanziarie. Il candidato successore è Stefano Caldari. Ottimo curriculum e fisico, aiutato da una lunga esperienza in giunta, con la delega "simbolo" della Perla. Che sia anche un atleta è una garanzia assicurativa. L'altro argomento, ormai accertato, è il "distacco" conferito a Rimini nella maratona turistica. Due livelli diversi. Fallimenti e svendite da una parte, con lungomari, senza parcheggi, ma pronti per le inaugurazioni elettorali, adatti al turismo tipico del cammino di Compostela. Tra le due realtà non c'è più nemmeno un paragone azzardato dal Carlino. A Coriano invece è finita la lunga stagione della Mimma Spinelli. Aveva collaudato le vincenti liste di coalizione. L'amico Enrico Santini è anche il mio candidato, questo lo può spingere a scaramantiche toccate, ma rimane uno dei personaggi più veraci ed adatti al compito. Può vantare anche lui un curriculum rispettabile ed una conoscenza invidiabile del territorio. Il migliore per scelta ed opportunità. A Rimini non poteva candidarsi, troppo legato, geograficamente (?) all'attuale sindaco, sarebbe stata una scelta contro la sua natura eteropolitica, ma ruralmente democristiana. A Coriano registrerà un successo. Il Beato Enrico vincerà. 
massimo lugaresi