giovedì 24 marzo 2022

Un bel dì vedremo

La Pace. La notizia che il Presidente dell'Ucraina ha messo fuorilegge una decina di liste, rappresentanti l'opposizione, l'ho letta su uno dei (pochi) social pensieri non a senso unico. Il comico ha imparato presto come si governa un paese, con l'alibi della guerra. Al virus però non hanno dato peso e vaccini, senza Speranza da sistemare. La sinistra in Ucraina è quasi una bestemmia, ma sono conosciuti per altre tragiche culture del passato. Difficile, quasi impossibile scrivere serenamente. Sei oppresso dalla propaganda talmente sfacciata ed offensiva che alzi le mani alla Nato. Poi arriva l'ultima notizia perfettamente uguale alla penultima e con mille cautele esprimi il tuo cauto giudizio. Atmosfera uguale a quella respirata con il virus. Abbiamo l'esercito degli esperti, costato due punti del pil, che non si arrende alla scomparsa dagli schermi, collegati in diretta con Zelinsky. I sindacati, quelli definibili a corredo, lanciano inascolati messaggi al premier mai eletto. Troppo occupato a "terrorizzare" il modesto esercito russo. Manda 250 soldati italiani, armi e munizioni, per la pace. Negli anni 60, quelli della mia formazione politica, culminata con l'arrivo nel Pci, si confrontavano con una rivoluzione sociale e culturale ed i fortissimi movimenti operai e studenteschi. Molti sono arrivati alle armi e, come sempre, non si è mai saputa (tutta) la verità sugli armieri. L'Italia ha primeggiato negli opposti estremismi, spesso a comando. I servizi segreti di mezzo mondo avevano trovato terreno fertile. Rapimento e assassinio di Moro è stato l'apice. Stava preparando la prima vera rivoluzione, indigesta oltre atlantico. L'America, anche in casa, era oggetto di fortissime contestazioni per i massacri ed arrosti wietnamiti. Parlare di sanzioni contro il "gendarme" del mondo e padrone della Nato, era impensabile. Qualche piccola processione di protesta, giusto per fare footing. Con un debito che ci affoga ed il più alto prezzo della benzina, Draghi minaccia la Russia? Intanto si premuri di convertire l'euro, a debito, con i rubli, per pagare il 60% delle nostre necessità energetiche. Le navi con il gas di Biden, appariranno in lontananza, come le pale eoliche di Affronte e ..non solo. Un bel di vedremo e sapremo.
massimo lugaresi