domenica 20 marzo 2022

Sotto a chi tocca

La marcia della propaganda deve essere, senza tentennamenti, quella indicata da quasi tutti i giornali, televisioni, radio. Non si ammettono domande, incertezze, paure od amnesie. Ricorda quella del passato fascista, spesso anche del comunismo, pur addolcito dal Bel Paese che ci circondava. Putin è il migliore dei nemici possibili con un passato da sovietico ed un presente da indomabile nemico della democrazia. Il dittatore, pur eletto, naturalmente per forza, senza l'uso dei postini, ha provocato livelli d'odio che una volta avrebbero condotto a tre guerre mondiali. La "fortuna" è che il guardiano nel mondo oggi parla cinese e paga con lo yen. Non vogliono distrazioni nella conquista del mercato. Hanno finito di copiare, adesso comprano prodotto ed autore. Il crollo dell'importanza americana è stato..juventino. L'elezione, concepita male, dell'ultimo presidente democratico, è stata la spinta per la guerra. Questi sono argomenti urticanti. Parlano tutti e gioco forza devono mettere qualcosa anche sulle labbra di Joe Sleepy. Lo sguardo, sempre nel nulla cosmico, è inquietante per un portatore della valigia nucleare. Lo manderanno in giro con lo zainetto. E' iniziata la cancel-culture anche nel campo "intellettuale" da sempre giardino arredante la sinistra, oggi finita nel Pd. Non ricordo regista, scrittore o intellettuale che si dichiari amico, non dico sostenitore di Salvini. Sono tutti dall'altra parte, con l'esercito degli influencer. Anche la social guerra è persa senza neppure la dichiarazione. Il gioco (democratico) elettorale a carte scoperte viene definito per decreto, pericoloso per la salute dei cittadini. Lo fanno per un rigurgito solidale con i grillini, altrimenti senza previdenza. L'ultima (?) campagna organizzata dai (presto) sostenitori della legge marziale è indirizzata verso i non allineati: Canfora, Montanari, De Cesare, Cardini, Veneziani fino a Capuozzo, narratore della guerra senza trucchi. Fino ad ieri icone del progressismo. Voglio ricordare che il passo dalle parole all'articolo 265 del Codice Penale in tempo di guerra, è breve. Il Parlamento sembra già sordo e muto. 
PS E' diventato famoso anche Guerini
massimo lugaresi
massimo lugaresi