lunedì 7 marzo 2022

Ubaldi: Con Cecchetto mai?

Per Cecchetto imitare Amadeus sarà impresa facile, ma per fare il Fiorello occorrono molteplici qualità e qualche vizio. Gli stanno preparando il codazzo riccionese d'accompagno elettorale, con poche sorprese e molti rancori. Il birraio battuto sonoramente dalla Tosi, si è rifatto con il trasporto pubblico d'asporto, facendo indispettire Melucci. Dieci anni d'opposizione per gli affamati ed incazzati piddini&dintorni, sono troppi. Si avvertono disfunzioni nell'apparato digerente, ormai quasi vuoto. Gli unici bandi aggiudicabili sono riminesi. Venerdì sera si è riunita l’assemblea dei sostenitori di Riccione Civica per discutere e valutare la posizione nel complicato scacchiere, in previsione della prossima tornata elettorale. Insomma non sanno dove ca..collocarsi, dopo il lungo ramadan. Troppo anche per il Carlino. La domanda (falsa) è se collocarsi con il centrosinistra o mettersi prudentemente "da soli" in attesa degli sviluppi, dopo il primo turno. Una messinscena nascondere il segreto consegnato alla onnipresente Lucia, per diffonderlo. Precauzione doverosa in quanto i seguaci di Imola, nella versione sinistra- arcobaleno, sono in grado di raccogliere tanti profughi di destra. Insomma alla fine Cecchetto, sarà il candidato del centrosinistra, senza dirlo? Riccione Civica è il rifugio per fuggiaschi o sbandati, quasi tutti grillini senza poltrona. Chiede l'inevitabile cambio di passo, quello che i Toninelli hanno sempre garantito. Un personaggio come Cecchetto si perde in queste dispute condominiali? Era meglio consegnare la sconfitta a quello sempre perdente, la soluzione (riminese) che vi spetta. A
lla fine l'assemblea di Riccione Civica ma indecisa, ha deciso di correre da sola. Un finale che noi a Rimini abbiamo regalato ad un centrodestra, volutamente perdente. Il regime avrebbe vinto, meno allegramente. La propaganda è sempre nelle loro mani e giornali. Sindacati ed associazioni anche, il mondo garantito in dad e la sanità sono voti sicuri, rimane la certezza di avere governato bene per dieci anni e la fortuna di avere Rimini come specchio inguardabile. E' sufficiente per una guerra democratica?
massimo lugaresi