sabato 19 marzo 2022

La Guerra della Propaganda

Come viene osservata la guerra, per il momento, da lontano? L'Occidente invia armi, mezzi e soldi. La Nato si trincea dietro l'articolo 5 più forte di quelli solo con l'Art.1 di Speranza e Bersani. La sinistra della dici piddina, svolge silenziosamente il lavoro di portatori d'acqua al governo atlantico di Draghi. Il premier mai eletto ma nominato commissario al Pnrr, ha subito due cocenti bruciature. La prima è la mancata ascesa al Colle, da lui ritenuta doverosa, poi la "mancata" convocazione come membro definito irrilevante nell'Unione Europea. La propaganda ha nascosto i cerotti nell'ego smisurato. Non abbiamo ancora sentito suonare le sirene? Girano costantemente gli elicotteri, c'è più traffico in cielo che sulla circonvallazione. Segnale doveroso, ma allarmante, come i "pienoni" del turismo. Le veline della propaganda gnassiana funzionano (quasi) come per il Principe. Ha portato anche i Giardini nel Borgo dei Parcheggi. Compagno Santini sei Fortunato!! Stabilito che Putin ha un fascicolo sanitario peggiore del mio, ma paga il ticket all'Occidente, non vogliono fare trapelare le semplici verità che la guerra nasconde. Quante aggressioni hanno subito Donbass e Crimea? Devi leggere quasi di nascosto i pochi giornalisti non ingaggiati? L'errore di Putin è la guerra. Non è sufficiente per condannarlo? Avete vuoti di memoria, per non ricordare quanti conflitti, geograficamente limitati, si sono svolti e continuano? In Africa ce ne sono ancora una decina. La ritirata afgana che ha permesso alle donne di brindare, è una delle peggiori e stupide esibizioni americane. Migliaia di morti per niente. In Siria l'intervento russo ha chiuso una guerra nascosta. Abbiamo bombardato l'Irak per una bugia (ammessa) americana. In Wietnam hanno fatto "spiedini" umani. In Ucraina si doveva trattare all'infinito, correndo il rischio di svelare alcune verità nascoste. La guerra fredda è terminata con i colloqui della pace. Il compito della propaganda che ha già stravinto, è disegnare una ragione "culturale" come marchio perenne. Ci pensano le bretelle rosse di Rampini o Caracciolo, stessa covata. Crimea e Donbass sono regioni russofone, non sufficienti per spiegare un disastro di queste dimensioni. Allora ritornano i leit motiv dell'ideologia comunista trasformata nel moderno zarismo di Putin. Sembra che abbia impiegato pochi minuti a liberarsi degli oligarchi di corte. Il Chelsea messo a bando, ha una fila di offerenti. Le sanzioni si fermeranno quando s'accorgeranno che provocano più danni di una utilità giornalistica. Il mercato funziona nella globalità, altrimenti stravince solo la ..Cina. Sta acquistando il mezzo mondo che le manca. 
PS Mi arrendo a Repubblica. Scriverò solo di quello che vedo e conosco..da solo.
massimo lugaresi