sabato 5 marzo 2022

Oligarchi Russi e Nostrani

Nella c.d. Prima Repubblica, se un ministro qualsiasi o premier o semplice parlamentare, avesse solo evocato la parola “guerra”, subito da sinistra si sarebbe alzato non un gridolino, ma un URLO per invocare l’art .11 della nostra Costituzione, perfetta ed immodificabile, nata dalla Resistenza e lotta partigiana. L’Italia ripudia la guerra ecc. ecc. Sarebbe seguita la solita mobilitazione dei sindacati dei lavoratori (ora sindacati dei pensionati), degli studenti democratici (ora delle sardine in scatola), degli intellettuali della Bicocca, dei giornalisti giornalai e di tutta la bella mercanzia cara alla sinistra nostrana. Il tutto preceduto dalla grancassa degli slogans e dagli striscioni inneggianti alla Palestina (una volta) e dai cartelli con Amerikani go home… Poi la realtà delle cose dimostra che la “difesa della Costituzione” funziona come la “pelle della borsa”, va secondo come la tiri. Altro mito da sfatare è quello che dipinge la “destra” guerrafondaia e la “sinistra” bella, buona, umanitaria e pacifista. Come non ricordare il Kompagno Max D’Alema quando concesse le basi italiane per la guerra in Kossovo. Si narra che nei raid aerei gli italiani portassero sotto le ali non solo le “mortadelle” di Prodi, ma anche qualche altro ordigno. Max, il Pacifista, ha una predisposizione particolare per tutto ciò che romba e scoppia. Appassionato di mare e di avventura oltre alla barca Ikarus si è prodigato ad insegnare l’arte della navigazione ai Colombiani consigliando loro quali navi da guerra acquistare… è per tali motivi che a qualche italiano succede che, dai e dai, poi le “eliche” cominciano a girare. E ora ci risiamo. Con la benedizione del neo riconfermato e silente Presidente Mattarella e con le sussurrate dichiarazioni del digiunante, per un giorno, Papa argentino. Il Dragon Ball nazionale che tanto piace alle banche ed ai mercati, accompagnato da un ministro degli esteri imbarazzante, hanno fatto a gara per dipingere l’Italia come Paese co-belligerante, con buona pace della Costituzione più bella del mondo e del diritto internazionale. Lo stato di emergenza ha sospeso e sanificato il ruolo del dibattito parlamentare con l’uso del gel per le mani e mascherina. Nel frattempo si colpiscono gli “Affari” degli Oligarchi russi, senza badare troppo alle conseguenze per l’Italia, un Paese totalmente dipendente dall’estero sul piano energetico, materie prime e prodotti alimentari. Nonostante le “pale eoliche" dello zio Melucciov e del sempre ben vestito e pettinato sen. Croatti. Grazie ad una trentennale politica dissennata per cui in Italia non produciamo più né un circuito elettrico, né una mascherina chirurgica, né il grano sufficiente alle emergenze… tanto c’è Amazon che in un giorno rimedia tutto (ne vedremo delle belle). Si racconta che gli Oligarchi alla fine faranno ragionare o faranno fuori “Ivan Putin il Terribile”. Cullati da tale “vision”, intanto Quelli nostrani non ci pensano a tirare la cinghia… anzi ridendo e scherzando alla faccia del popolo impaurito dai controlli del green pass, si sono raddoppiati stipendi, appannaggi, rendite e privilegi senza battere ciglio. Anche loro provengono dalla nomenclatura “post comunista di comodo” nella quale si tramandano di padre (?) o madre in figlio, i posti in Comune, negli incarichi e nelle presidenze. Agiscono e vivono come veri Principi, spartendo, dopo aver svolto la carica di segretario del partito, le poltrone in regione, al parlamento, nelle presidenze, acque comprese. Fossero bravi, potrebbe essere perdonato quasi tutto, comprese rendite e mangiatoie varie. Tuttavia vedendo il “mare di mota” nel quale nuota il Paese, verrebbe da concludere che così bravi non sono… Ma a loro che importa se il Popolo ha fame. Alla fine possono sempre andare a mangiare le brioches al Bar Commercio in piazza Ferrari. 
Don Camillo