lunedì 7 marzo 2022

Povero Bersani


Gli ex comunisti (locali) hanno invitato a spegnere la luce in attesa dello spegnimento forzato per tutti. La propaganda a senso unico non fa prigionieri, solo "vittime" anche comiche. L'ultima in ordine di importanza (?) è il povero Pigi Bersani. Lo ricorderete, non solo per il "liberismo" commerciale che ha favorito la Grande Distribuzione, ma per avere sopportato, anni addietro, un terribile confronto con i grillini in auge. Erano pericolosi, poi si sono ammansiti, seduti su poltrone e dorati stipendi. Il capocorrente del trasformismo a 5 stelle è Gigino. L'unico aspetto ridicolo della tragedia. Ma davvero i riformisti calcano l’elmetto mentre i pacifisti veri vogliono la trattativa? Le manifestazioni ci regalano Cigielle e Cisl divise, come una volta, dal muro ideologico? Draghi gode, è riuscito nell'impresa (facile) della divisione del gregge per imperare meglio di quanto non gli abbiamo permesso i suoi Speranza. Nella propaganda piddina, partito spurio, contenente tutto ed il contrario, nasce la paura che "ritormi" la cultura di sinistra (vera), con Piccari e Bersani manifestanti contro obblighi e guerre, solo in trasferta, decisa dall'America. Articolo Uno e Sinistra italiana, Anpi e dirigenti della Cgil, non seguono le indicazioni che il nostro "funzionario" premier. mai eletto, impartisce per conto di un traballante presidente per posta. Non hanno ancora intervistato un cittadino del Donbass o Crimea, solo improbabili inviati da Kiev e dintorni che mostrano rovine e bombardamenti mortali. Significa convididere Putin il cercare una pallida verità, oltre al milione di profughi? Si è capovolto il nostro piccolo ed insignificante mondo politico. La destra e l'immancabile centro berlusconiano, (detto tutto) sono i cow-boys di Biden, mentre Putin ha accettato la mediazione israeliana. Draghi non è all'altezza di un compito vitale per il mondo. E' solo un fedele esecutore degli ordini europei, troppo impegnato con il catasto. Siamo ad una svolta della guerra. Non raccontate che si svolge (solo) tra Russia ed Ucraina. Quello è il teatro mortale. Dietro alle quinte, i pupazzari sono altri, non pagano mai. Noi possiamo lenire le ferite al popolo ucraino, pregare e digiunare metano e benzina. Presto arriverà anche la carestia del pane.
massimo lugaresi