sabato 16 dicembre 2023

La Supercazzola

Fare un discorso che non regge è come dire che la cioccolata è buona ed i treni vanno veloci. Ti dicevano così da ragazzi. Per paura di esagerare, cerco di spiegare il coacervo di discorsi, perfino assurdi, che rendono la cioccolata buonissima. Parto dagli aspetti tecnici: 1) Se la grande novità e mettere insieme spiaggia e parco del mare è quello che dico (scrivo) da quando c'è stato regalato il lungomare dallo Stato, aggiungendo le aree in fregio, che dovevano far parte di una preventiva pianificazione strategica. Tradotto nel normale linguaggio, significa recuperare (in parte) una doverosa impostazione e riconoscere gli errori del passato. Come la gestione delle aree in fregio, attraverso un regolamento edilizio che prevede estemporanei parcheggi a favore degli alberghi adiacenti ed una sequela di mostruose rampe di accesso sul teorico progetto visionario 2) Al momento esiste solo una Delibera di Giunta dedicata più alla propaganda che ai contenuti. Cosa diversa quando si ha in mente e cuore, il Consiglio Comunale, per adottarlo. Ho forti dubbi che possa avvenire in tempi brevi, oltre alla sua complessità, sono molte le questioni su cui serve stabilire una impostazione. Per fare alcuni esempi: mi spiegate come si aumentano le spiagge libere, senza ridurre le aree in concessione? Altro argomento da chiarire è l'annunciata divisione che parte da due bagnini fino a 300 mt di fronte. Lasciare iniziativa ed organizzazione libera per stabilimenti attorno ai 150 mt, come previsto nel Piano vigente, mi sembra corretto. Impossibile per bagni di dimensioni quasi dimezzate. Il rischio è una arlecchinata balneare. Fonte di polemiche la presenza di bar-ristoranti, aumentata di qualche decina. 3) Difficile capire dalla delibera, quale sia il rapporto con i bandi. A livello concettuale si fa riferimento alle concessioni in essere, nel contempo si richiamano i bandi.  Se prevalgono i concorsi guidati è necessario che il Nuovo Piano preveda la divisione in lotti che dovranno essere messi a gara, stabilendo anche le modalità di costruzione, materiali e costi d'investimento, al fine di rendere corrette le comparazioni tra i vari richiedenti. A me sembrano gli aspetti tecnici più importanti. Sul piano politico non vedo nulla di rivoluzionario, ma la solita organizzazione fine a se stessa, con il solito trionfalismo che va dagli alberghi pieni, ai turisti fino al lunedì. La strategia comprensibile sembra quella di ammansire i voti di maggioranza. Mancano contenuti e funzioni innovative, in grado di risollevare la qualità della nostra offerta, mettendo in relazione diretta il balneare con il ricettivo e rimettere in gioco i 300/400 alberghi chiusi o in svendita. Lascio per ultimo, il destino delle colonie. Sarebbe stata cosa buona e giusta, avere il Pug. Tutte le strutture non legate all'industria turistica, come le scuole, potevano trovare collocazioni alternative, incentivate da abbondanti premialità. Le colpe del governo sui bandi, sollevate dal duo demogrillino sono argomento falsi e pietosi, come il loro arroccarsi in difesa dell'indifendibile, voluto dagli accusatori. Mi rimane, un dubbio, visti i precedenti: questo nuovo piano, una volta adottato, ma non approvato, diventa l'alibi per non attivare i bandi, possibili con il Piano Spiaggia in essere?
massimo lugaresi