domenica 17 dicembre 2023

Un Consiglio

Parlo tutti i giorni ed alcune sere, con i cittadini del (mancato) comune viserbese, oggi definito, gnassianamente, un Borgo del Pd, con Don Aldo simpatico oppositore. Un gruppo di amici provenienti dalla Rimini da bere, ha raccontato la bolgia del traffico che, tutte le ore, è presente sull'asse di via della Fiera e strade limitrofe collegate. Lo avevo notato, ma la paura dei rimproveri dell'avvocato austriaco, sceso a rinforzare la social difesa, mi ha fermato. Non abitando nelle vicinanze, mi accontento di ammirare, ogni mezz'ora, le implacabilie sbarre ferroviarie della mia via. Sembrano vincolate dalla sovrintendenza. Sono andato a fare un giro esplorativo come (una volta) ti coinsigliavano prima di una assemblea di partito o quartiere. Sono cresciuto seguendo quel vangelo dell'amministrare. Devo dire che tutta Rimini sembra imbottigliata. Abbiamo gettato decine di miliioni in una tratta metropolitana in superfice che ha creato più problemi dei pochi (nessuno) risolti. Le stronzate hanno sempre un seguito, però chic, con il costosissimo, parimenti inutile, tapis roulant verso il cielo. Ho parcheggiato allo stadio, non essendoci la quindicinale partita, il posto lo trovi. A proposito il paragone che l'amico Pironi usa per contestare, educatamente, la soluzione dello stadio sulla superstrada
, quello del così fan od hanno fatto (quasi) tutti, è poco convincente. Inutile litigare da remoto, verrà concesso, se la squadra segue questo ritmo, un maquillage alla lungomare. Si spostano le piscine che dovevano nascondere l'ennesimo Conad, ma un "servizio" che attira (adesso) migliaia di persone veicolate nel centro città, è un errore che pagheranno i nipoti. So benissimo che le resistenze della politica al tifo calcistico sono inesistenti. Dico la mia, sono sicuro che quelli che ho conosciuto l'avrebbero condivisa. Rimane sempre la partita di scambio. E' sceso un silenzio preoccupante. Per sicurezza continuo a leggere Melucci. L'apertura del doppio senso nel tratto tra via della Fiera e la rotatoria di Bigno, ha caricato in maniera insopportabile le due arterie. Le code prima si formavano solo su via Tripoli. Adesso appaiono anche sulla vecchia circonvallazione, in direzione Ravenna. Guardando attentamente, ho notato che molti autoveicoli proveniente da via Tripoli svoltano, giunti alla rotatoria, in via della Fiera, verso la gemella Bigno. Perchè non si apre un senso di marcia diretto tra le due rotatorie, direzione Ra-An? Permetterebbe di scaricare buona parte del traffico. Costa poco e funziona. Non si farà mai.
massimo lugaresi