mercoledì 27 dicembre 2023

La Palestina

La potenza mediatica del piccolo stato israeliano è superiore a quella militare del migliore esercito al mondo. L'unico che si allenato costantemente in questi lunghi anni. La sempre più ristretta Striscia di Gaza è quasi ripulita dalla presenza di Hamas, definita terroristica. Invece le colonie ebraiche si sono espanse pacificamente, al punto che tre milioni di palestinesi si sono rifugiati in una Striscia, ristretta al modico costo di ventimila morti, metà bambini, ma con scarso valore propagandistico. Per non sbagliare il Pd è diviso tra le vecchie scorie del comunismo che hanno sempre solidarizzato con la Palestina, al punto che un sindaco riminese sventolava la bandiera in ogni occasione o compleanno e la forte corrente democristiana che sostiene l'esatto contrario. C'è anche la linea di mezzo interpretata dai silenzi dei Melucci e Piccari. Però La 7 della Gruber li vede in costante ascesa, contrastati solo dai grillini predatori. Se Gesù nascesse oggi a Gaza tra le macerie? Nessun turista, solo gli inviati della Rai e Mediaset che mandano le stesse veline di Kiev. L'attuale presepe con ventimila morti, la maggioranza bambini è una straziante presenza, non si addice ad una propaganda che ha falsificato due anni di guerra ucraina e la verità in Medio Oriente. Netan è lo scontato vincitore, sconfitto. Ha rotto il rapporto politico con gli Stati Uniti, lanciando Trump verso la vittoria e la pace. Ha indotto una fortissima coalizione avversaria, isolando la sua nazione. Dagospia si è rifugiato tra le tette&culi natalizi e la solita caccia a Giambruno e la Ducetta. La mia Juve viene accusata, nuovamente, da una procura romana. Niente di nuovo nel ferragostano Natale. 
massimo lugaresi