giovedì 7 dicembre 2023

Giornalismo Americano

Il migliore. Quando azzanna una verità scottante è implacabile. La differenza con i nostri giornalini, paurosi e supini è imbarazzante. L'ultima conferma arriva dal WP che racconta il fallimento della controffensiva ucraina. Ci hanno rotto le palle per mesi, con gli annunci trionfali del comico rivestito. Hanno riempito Putin di tumori ed annunciato l'uccisione di migliaia di soldati russi, mentre la Federazione ribolliva ed il cerchio tragico del dittatore veniva decimato, in Ucraina sembravano tutti felici e contenti. L'attentato al Nordstream credo sia stato il punto più basso della propaganda infelice. Solo la Cina poteva intervenire, non lo ha fatto, per fermare Putin. Le sanzioni sono state il livello più pericoloso, una strategia autolesionista, in particolare per gli alleati deboli economicamente. I tugnini hanno però conosciuto l'inflazione. Come e perchè è fallita la controffensiva ucraina? Questa l'inchiesta bomba del Washington Post. Tutto, naturalmente era partito sotto la regia americana ed esercitazioni comuni. Gli Usa volevano iniziare in aprile e concentrare gli attacchi a sud. Zelensky ha esitato, disperso le forze ed il capo delle sue (ex) forze armate, adesso lo accusa. Il potente giornale americano che ha eliminato personaggi famosi, ha aggiunto un'altra vittima nel suo carnet. Avete mai letto notizie simili sulle Gemelle Gedi o Corrierone? Il racconto è lungo e narra una serie impressionante di incontri/scontri con i procuratori della guerra. Il tutto mentre il comico, in divisa militare sfoggiata per l'occasione, girava per il mondo questuando armi e possibilmente dollari. Tralascio la documentazione dei fatti avvenuti con cruda verità, senza fare sconti. Esce un ritratto sconvolgente dei padroni della guerra e degli esecutori su procura. Con una precisione che ricordo solo per eliminare Berlusconi, escono i rapporti tra i committenti e gli esecutori, senza l'apparizione del già dondolante presidente. Compaiono tutti, eccetto l'eletto per posta. Devo, prima di dimenticarmi, ringraziare Dagopsia per aver trovato il coraggio di pubblicare tutto l'articolo. La controffensiva nata nell'ottimismo generale è fallita con un turbinio di accuse reciproche. La gran parte degli alti papaveri militari riconosce ufficialmente che la guerra è giunta a uno stallo, a un punto morto. Lo stesso vale per Biden, le badanti però non vogliono lasciare a Trump il merito della cessazione di un conflitto per vedere chi l'aveva più...Esce un ritratto sconvolgente la verità, finora pubblicata. Le intelligences, soprattutto i giornali occidentali, i nostri, ne escono mostrando un avvilente appecoramento al potente. Sono informazioni utili e una serie di dettagli finora mai resi pubblici sul profondo coinvolgimento americano nella pianificazione militare della controffensiva e sui fattori che contribuirono ai suoi insuccessi. La spaccatura tra Washington e Kiev, sembra insanabile. Zelensky viene abbandonato, dopo essere stato usato con cinismo ed accolto trionfalmente. Occorrono un mediatore credibile e soldi, tanti, troppi, per ricostruire l'Ucraina. Sarà più dura e lunga questa fase. L'interesse e gli sguardi della nostra stampa sono rivolti all'Oriente. Il Pd ha perso anche questa. 
massimo lugaresi