martedì 26 dicembre 2023

Due guerre

Due guerre, su due, perse. Il risultato delle propagande occidentali, definite democratiche, è disastroso. Il massacro iniziale ad opera di Hamas, che viene descritta una modesta presenza palestinese, è stato e continua a rappresentare per Israele la spinta per una pulizia che ha assunto caratteristiche volutamente etniche. Ventimila morti, non smentiti, metà bambini. Biden è uno spettatore barcollante ma fornitore di armi. L'Onu è scaduta a barzelletta rappresentativa di laute vacanze newyorkesi. Netan ha il via libera per completare, finalmente, una pulizia auspiscata da sempre. La guerra, militarmente stravinta, politicamente e socialmente è un disastro che peserà negli equilibri futuri. Sono entrate in campo nazioni e coalizioni una volta inesistenti. Israele è isolata. Le due nazioni sono una necessità per una pace duratura. L'altra guerra, ormai biennale, invece è in attesa dell'attacco invernale russo. Lo confermano le propagande di Daily Digest e le notizie su Putin. Esauriti i tumori, li compensano con le peggiori previsioni sulla Russia. Raccontano quello che vogliono, pensando di trovare tutti Meloni occidentali. La Ducetta stravince, giocando magari male, contro nessuno. Come fate a credere ad una burlesca previsione elettorale, con il Pd in crescendo? E' perfino offensiva, la spudorata bugia. Zelensky ha esaurito il compito, assunto per i dollari delle infinite questue. Rivestito come una star, ha girato il mondo finendo nel Times dell'uomo più famoso. Le poche notizie (vere) filtrate, descrivono una nazione divisa, incazzata e corrotta. L'iniziativa militare di Putin sarà forse l'affondo che potrà chiudere l'aspetto bellico ed iniziare, su procura, le trattative per la pace. Nel gioco dell'oca si ritornerà nei confini iniziali, rimane da chiarire l'ingresso ucraino nella Nato. Se perdi non puoi avere di più. L'Onu è come la gemella Oms, contavano poco prima, niente adesso. Il mondo capovolto, verrà riscritto. 
massimo lugaresi