sabato 23 dicembre 2023

Compagni Mai

Nemmeno amici. L'inspiegabile liaision demogrillina, scoppiata nella prigione della minoranza parlamentare, è durata poco. A dire il vero la stessa cosa, però concordata,  è successa nella salda maggioranza. Lega e Fratelli d'Italia non hanno votato il Mes, mentre gli orfani del Cavaliere, affidati al monoespressivo Tajani, si sono coraggiosamente astenuti. L'unico soggetto, definito solo per comodità espressiva, ancora un partito, è il Pd, dalle mille facce. La propaganda piddina, guidata dalle Gemelle Gedi, starnazzava, seguendo il vangelo di Draghi. Occorre però, per chiarezza, affermare che non puoi prendere il buono (Pnrr) e rifiutare il pegno che garantisce le banche..tedesche. I Fratelli d'Italia si sono trovati accanto ai Cinque Stelle. La Schlein non pervenuta. La gara del fedele occidentale è stata vinta dalla Meloni con l'influenza e Giambruno, mentre la guerra di Netan ha creato a sinistra molta più confusione di quella su procura di Biden. Linkiesta, ha scaricato la dose di livore quotidiano su Conte. E' iniziata la guerra tra gli esclusi dal potere. Posizione confortevole ed unica possibile per i 5 stelle, mortale per i resti del Pd. La 
Giorgia Meloni, non avrebbe avuto particolari problemi a ratificarlo, mettendo sul piatto l'incasso trionfale del Pnrr ed i rischi del Mes. Gli alleati, hanno voluto lanciare un grido di autonomia dal Titanic europeo. Siamo troppo deboli per fare i gradassi. Intanto questa Europa, trainata da due personaggi senza voti, è destinata a sparire. Non si conosce esattamente quella che verrà. Diventa sempre più delicata la posizione del Pd, lo si intuisce dalle divagazioni di Dagospia e dalla scomparsa dei Ferragnez. Termino con una domanda a chi governa (?) il Pd alla riminese: come fate a racimolare una maggioranza senza bagnini e grillini?
massimo lugaresi