martedì 12 dicembre 2023

Assurdo

La destinazione della ex Questura è precipitata nell'assurdo, con un breve passaggio nella comicità. Dopo l'errore iniziale che generò caos urbanistico, non politico ed il fallimento della proprietà, sembra che l'immobile, ultimato ma vuoto da venti anni, stia procedendo verso l'abituale collocazione. Nessuno risponde alla prima domanda lecita che risuona: I due offerenti cifre quasi simili ma inaspettate, non sembrano appartenere al club dei coglioni. Una ragione per esprimere cifre così importanti la devono avere, magari rafforzata da colloqui leciti e perfino doverosi. Tutto nasce, dicono, dalla mancata vittoria Conad. Sembra troppo facile la risposta. Il caso Ex Questura diventa inestricabile. Impossibile capire quale siano le logiche dei nostri amministratori. In sintesi: una sede più grande di un ministero, con un affitto milionario, non poteva non finire nel nulla. Bandi di vendita, dopo il fallimento della società proprietaria, abbandonati ed il curatore che indica un aumento aggiuntivo, nel caso fosse previsto un supermercato. Si decide la programmazione territoriale, poi abbandonata, senza spiegare il perchè. Saltano fuori case popolari che potevano/dovevano essere realizzate nel luogo previsto alle Celle. Area di proprietà comunale, già azzonata. Solo adesso, grazie alle insperate vittorie del Rimini, si torna a parlare del Nuovo Stadio, struttura che dipende dalle fortune pallonare, non da scelte mirate e ponderate che pensano al futuro dei servizi. Solo adesso, si parla di una pianificazione che comprende caserma, stadio ed ex questura, attuata attraverso il Piano Urbanistico Generale che doveva essere pronto entro il 2021, prorogato, inutilmente, al 2023, nonostante due vincenti programmi elettorali. Non si capisce neppure cosa si debba decidere per stadio e caserma. Nel primo caso, come scrivono, trionfalmente, le veline comunali, c'è un accordo con i privati che ovviamente non contempla l'area ex questura. Qualora ci siano modifiche sostanziali, si dovrebbe ripartire da un bando d'assegnazione. Per la caserma si parla, da molto tempo, della Cittadella della Sicurezza, ma dovrai realizzare quello che lo Stato (proprietario), non vincolato urbanisticamente, deciderà. Il grande problema di ieri era il "green". Oggi la preoccupazione, a momenti e luoghi alterni, è la mobilità ferma. Uno stadio da 15 mila paganti, senza parcheggi, nel centro cittadino sembra (è) una ulteriore pazzia. Arriverà un altro pezzo di MetroCalcio. Potrei finire, ricordando che per il Conad Lago, al cospetto del (deserto) Palas, con la Via della Fiera, unica arteria comunicante, non ricordo sollevazioni popolari o articoli pesanti. Oggi per superare i due chilometri maledetti, occorre una mezz'ora. Non è l'unico caso di assurdità amministrativa. Rimane un personale dubbio: o siete troppo sicuri e capisco le ragioni, oppure... Il prossimo articolo farà riferimento ai condhotel, finiti nel niente, sostituiti da invenzioni estemporanee, con il Piano delle Figurine Strategiche, del collezionista, presidente Ermeti.
massimno lugaresi