Il progetto nasce nel "pensatoio chicchiano", ma il primo mattone lo vede il Sindaco Ravaioli. Il resto è storia nostrana. Ho preso, in prestito, il titolo da Melucci, lo usava quando (qualcuno) voleva mettere il carro davanti ai buoi o mattoni previsti. Nel caso riminese, in compagnia di altri illustri esempi "coloniali", siamo arrivati all'apoteosi. Nella prima uscita, l'attuale sindaco affermava, correttamente, che la spesa (enorme) quantificata nell'offerta di 14,5 milioni, non dava alla Società Asi, alcun diritto se non quello di entrare in proprietà di un immobile ed un'area destinata, quasi trenta anni fa, ad ospitare la Questura. L'unica manovra consentita alla società aggiudicataria, dopo avere battuto (di sorpresa) nella volata milionaria, il favorito Conad, era invece abbattere, a caro prezzo, l'immobile, diventato, nel lungo frattempo, abusivo, come definito dalla stessa amministrazione. Ai pochissimi che non hanno seguito su Netflix l'evolversi della vicenda, ricordo che l'area destinata, nel Prg 75, a giardino pubblico, a seguito di un accordo di programma, venne variata e scelta come sede della Questura. Mai realizzata per colpe reciproche degli attori principali. Ci sono stati (recentemente) passaggi grotteschi come il Gabibbo che viene a visitare l'enorme edificio ed il camper fermato in loco per ascoltare il parere dei cittadini iscritti. La fantastica storia di Rimini, non aveva mai assistito alla partecipazione peripatetica. Abbiamo usato sempre pubbliche assemblee, fino a stancare il principe della città. Credo che la posizione dell'amministrazione sia insostenibile, molto simile al bambino che porta via il pallone o carrelli nemici. La programmazione imposta viene rinnegata. Vengono però salvate le case popolari, nel luogo meno indicato. Esiste il vecchio Mercato Ortofrutticolo alle Celle, destinato alla edilizia pubblica. Le esigenze della zona sono altre: verde e parcheggi. Rimane lo Stadio. Se la scelta ricade su una struttura (solo) calcistica, la sede naturale e logica è nei terreni (nostri) sulla superstrada sammarinese. Il Romeo Neri rimane luogo dei tanti sport praticabili. L'assessore Frisoni apre ad un confronto e parla tranquillamente di una variante. Rimini è capitale delle variazioni. Sono molti gli esperti che esprimono il parere di una impossibilità senza una proroga del Pug. Bonaccini è contrario. Vengono bisbigliate altre soluzioni spesso improvvisate. Saltato l'accordo di programma iniziale, il manufatto è abusivo. L'unica previsione salvata, è quella delle case popolari, pur avendo altre aree destinate. Il Sindaco aveva detto che saltato l'accordo di programma la strada percorribile era il Pug, scaduto il 31 dicembre 2021, ma nei due anni di proroga non risultano novità. La maledizione di Montezuma, richiamata spesso dal sindaco Ravaioli, non è sparita, nemmeno con i furiosi garbini. Questa è la sintesi della storia, fino al termine della commissione consiliare. I quattro capigruppo dei partiti e liste di maggioranza, solo il giorno dopo scrivono sui giornali che rifiutano ogni rapporto con l'Asi. Chiedersi perchè non lo hanno fatto in diretta, risiede (forse) nell'apertura che l'ass.Frisoni aveva proposto in commissione e relativo incontro con la Società Asi. A questo punto della commedia e veti, il Sindaco non poteva dissentire l'assessore più lanciato, per colpa di quattro consiglieri, finora silenziosi. PS Non si è mai visto un fabbricato abusivo "rigenerato", solo condonato.
massimo lugaresi