Contravvenendo agli insegnamenti del
suo grande maestro Ermanno Vichi, imitatore della quaglia quando passa il cacciatore… sta’ ferme, nu mov gnint, dai da magnè ma la semmia,
il nostro “ottimo” Sindaco, si è calcato in testa l’elmetto ed ha sparato a palle incatenate contro Rimini life, la società che si è aggiudicata la questura mai nata nell'area Damerini, scippandola, per un pugno di lire, alla cordata capitanata
dal Conad. Cari lettori pensate: il progetto “incriminato” prevede un supermercato Esse
Lunga, il primo in Emilia e Romagna. Un affronto intollerabile per il mondo della
cooperazione tutta “falce e carrello” e, soprattutto, fate come dico io. Evidentemente l'ex partitone si è messo di
mezzo e le truppe cammellate, hanno fatto quadrato in consiglio
comunale. Mentre l’opposizione, troppo
impegnata a dirimere le beghe interne ai vari Ras che governano Fratelli d’Italia, rimane, non stranamente, muta. Si sono trincerati dietro l’impatto sulla viabilità, argomentazione alquanto curiosa e singolare, per una città destinata a muoversi in
monopattino e bicicletta bianco rossa. Non è facile interloquire con il potere di Palazzo
Garampi quando hai idee diverse dal “Timoniere” che stabilisce la rotta al Sindaco e alla
Giunta. Aspettare che la cittadella della sicurezza arrivi a fine lavori e poi inaugurarla per valutare l’impatto sulla viabilità, significa creare nel cuore di Rimining, una novella “Colonia Murri”. Altro monumento alla stupidità che biancheggia le sue ossa in quel di Bellariva, dalla fine della guerra. Nella nostra città il
tema della “Viabilità” è sempre un’arma usata a “dipende”. Pensate al Conad Lago, in
via della Fiera, davanti al Palacongressi, a meno di un chilometro dallo Stadio e dal
palazzetto Flaminio, uno dei vettori principali verso la nuova circonvallazione. Con
disinvoltura, pagando 12 milioni di euro alla Fiera, proprietaria del terreno, il comune ha fatto votare una variante ad hoc che prevedeva, come interesse pubblico, una
piscina olimpica mai nata. Vicino al parco della cava, per onorare il “basta cemento” sono
sorte numerose palazzine di lusso, mentre in zona ex questura, si creerebbero diverse
strutture di edilizia popolare. Se ci fosse il grande Lorenzo Cagnoni, saprebbe
consigliare il coordinatore Marco Da Daltro e sbloccare la trattativa. Ma si sa a
Rimining tutto si immagina e si facilita, mentre il castello dialoga con il teatro. P.S.
Il Comitato Rione Clodio sembra non gradire la viabilità insostenibile. Meditate, prima o poi le elezioni arriveranno, sperando che nel frattempo la c.d.
opposizione batta il colpo. Un sereno Natale con inflazione.
Don Camillo