mercoledì 14 marzo 2012

Due Italie

 

Sono fortunati I lavoratori che prendono mille euro al mese, chi lavora con contratti a termine sta peggio, per non parlare di quelli che il lavoro non ce l'hanno. I fortunati devono anche smettere di pensare che il loro posto fisso sia inamovibile, per rimanere competitivi occorre aprire le porte alla flessibilità ed all'art.18 del licenziamento. Con il contributivo, come nel resto d'europa, sperare di andare in pensione prima dei 70 anni è utopia, seicento euro mensili vanno benissimo, non possiamo credere alle favole che i lavoratori comunitari prendono il doppio dei nostri, siamo poveri, non tutti onorevoli, queste retribuzioni non ce le possiamo permettere. Per bagnini e baristi di spiaggia occorre aggiungere che sono proprio i più disgraziati, lavorare ben quattro mesi all'anno e raggiungere a malapena diecimila euro è davvero dura. Se invece di scegliere la strada del rinnovamento autentico per intercettare le richieste del mercato, sono costretti ad un immobilismo conservatore definito tipicità, le loro sfighe aumentano. Spiagge abusive, operatori perennemente in lotta a colpi di badile che fanno folclore, l'europa ci chiede d'adeguarli ed uniformarli alle regole delle altre categorie, noi rispondiamo che va bene, poi con i soliti trucchetti dell'italica furbizia, cambiamo tutto per non cambiare niente. E' giusto che il figlio del bagnino continui il dinastico lavoro, il figlio dell'operaio non ha eredità, neanche alle poste. Politici addomesticati, state raccontando da anni questa favoletta, sembrano le liberalizzazioni per un farmaco da scaffale coop, ci ricordate il marchese del grillo, al povero falegname che chiedeva i soldi per il lavoro effettuato rispose che non gli dava un cazzo perchè "io sono io e tu non sei nessuno". 
P.S.
Per una sera, molto timidamente, avevamo sperato in Gnassi