mercoledì 21 marzo 2012

La Pochezza

 

Agli appelli angosciosi che arrivano da tutte le categorie, ai dati confindustriali che paventano il default, la Provincia risponde con il lancio del disco turistico cantato da Fabio Galli, unica voce in controtendenza rispetto al coro di sfighe che ci fanno precipitare agli ultimi posti della regione terre emerse. A queste brucianti constatazioni dobbiamo aggiungere la Pochezza della classe politica di maggioranza, leggendo i giornali, sembra che, perfino sul Corriere, nel Pd sia in atto una faida che vede contrapposta la quota maggioritaria del gruppo consiliare al Sindaco, con una piccola fetta di consiglieri comunali che tracheggia nel mezzo, per paura, inconsistenza, opportunismo. Le ragioni risiederebbero nella scarsa attenzione del Giovane alle proposte e richieste avanzate, per la storica allergia al confronto, come non lo conoscessero. Pensare di governare una Città da una stanza, consegnando medagline ed attestati, mandando la controfigura a prendere botte ed offese non è aspetto politico che può durare. Non siamo messi bene, il crollo probabile dell'impero emiliano romagnolo impostato sulla forte figura di Vasco, segnerà i destini del pd, era l'asse portante del partito, molto più forte di un segretario in balia di Napolitano e Casini, non a caso le mezze figure margheritine vanno all'attacco. E' arrivato il momento di sistemare la difesa, da destra a sinistra. Il governo ha inaugurato la stagione del monocameralismo, si procede con decreti che vengono convertiti a colpi di fiducia da parte delle camere, la copia conforme approvata in un ramo viene spedita all'altro. Uno scandalo più grosso della nascita di Monti, indicato dalla tedesca ed accettato supinamente, con la grande stampa bancaria che lo osanna e protegge. Si intravede sempre più nitidamente un altro copia incolla, con Giorgio e Mario ai loro posti dopo il 2013: pensioni, costo della vita, precari, giovani hanno pagato pesantemente, giusto che continuino a farlo.