martedì 20 marzo 2012

Neanche Monti

Neanche Monti ci salverà se non rifacciamo i partiti
Peppino Caldarola - 19 marzo 2012 


Se non ci fosse Monti i forconi dilagherebbero in tutta Italia. Sul premier e le sue scelte si possono avere molti dubbi, condividere o meno le sue decisioni, interrogarsi su una democrazia che per funzionare deve chiamare un tecnico eccetera eccetera. Tuttavia se non ci fosse Monti di fronte al dilagare degli scandali agli italiani non resterebbe che farsi giustizia da sé. In verità questi italiani ipotetici hanno ben poco da lamentarsi. Molti degli scandali investono forze relativamente nuove, si pensi alla Lega, o personaggi che si sono presentati come sceriffi della pubblica moralità, come Emiliano a Bari. E non una sola parola è venuta su di loro dalla società civile che li ha appoggiati o che si è affidata alle loro virtù salvifiche. So di andare contro-corrente ma negli anni migliori (ci sono stati!) dei vecchi partiti, in cui la base si riuniva nei circoli e nelle sezioni e la politica era soprattutto passione e spesso fede cieca, ci sarebbero stati militanti coraggiosi che avrebbero criticato la commistione affari-politica o si sarebbero interrogati sulle improvvise fortune e sui lussi esibiti dai nuovi politici di cui oggi parla sul “Corriere della Sera” Ernesto Galli Della Loggia. Per fortuna Monti c’è e l’immagine dell’Italia è molto migliore di prima e soprattutto gli italiani hanno un punto di riferimento morale. Nasce da qui probabilmente il fatto che nei sondaggi, ultimo quello pubblicato oggi da “Repubblica”, un partito di Monti sarebbe in testa surclassando sia il PdL sia il Pd. Questi dati dicono come la crisi italiana abbia soprattutto una natura politica. Fu il default di una classe dirigente a seppellire la Prima repubblica, sono le attese deluse a proclamare la fine della Seconda. Tuttavia se la presenza di Monti appare decisiva per l’immediato, non possiamo nasconderci le angosce per il futuro. Chi vuole la vittoria della lista Monti esprime una domanda di serietà e di moralità assai precisa ma la esprime in forme confuse. Monti ha già dichiarato che non vuol restare in politica. Si può dubitare di questa intenzione ma bisogna prenderla sul serio perché è persona seria chi l’ha espressa. In secondo luogo la lista Monti avrebbe un sicuro affidamento per le caratteristiche del suo leader ma non ci metterebbe al riparo dalla malattia che sta affliggendo la Seconda repubblica, cioè il fatto che le liste personali e la personalizzazione della politica stanno allevando, a destra come a sinistra, veri mostri. Come se ne può uscire? Si potrebbe uscirne se Monti o altri dessero vita a uno schieramento veramente moderato che possa attingere alla migliore cultura che questa area politica ha espresso, da De Gasperi a Einaudi. E se, dall’altro lato, si organizzasse una sinistra che, spenti i riflettori sulle unità riformiste mal amalgamate, scoprisse che il suo mestiere è quello di difendere, rinnovandolo, il modello sociale europeo nel solco della stria delle grandi socialdemocrazie. Quello che serve all’Italia è infatti una nuova stagione di contrapposizioni “alte”, quindi né inciuci né bassa cucina. E serve all’Italia, anche se gli italiani sembrano respingerla, la rinascita di partiti che abbiano un profilo alto, una vera democrazia interna, e siano diretti da leader che scadono dopo un certo periodo come accade in tutto il mondo. In Italia c’è ormai un grande problema di democrazia assediati come siamo da potentati che fanno leva sui partiti personali e da movimenti che spesso rischiano di prendere la scorciatoia della violenta contrapposizione. Ho l’impressione che se non si ricomincia da qui non se ne esce e bisogna soprattutto mettere una pietra sopra alla Seconda repubblica di cui non c’è niente da salvare, né le formazioni politiche, né i leader, né le finte nuove idee che si sono tradotte, anche nelle loro espressioni migliori, nel disegno di delega a singole persone attraverso una personalizzazione che ha portato solo a disastri. Rifare i partiti, con contorni chiari e porte e finestre sempre aperte è l’unica soluzione. 
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