domenica 18 marzo 2012

Federalisti Europei

Presidente Rep. It. Pres. Consiglio Min. Ministro Giustizia.
 FEDERALISTI DEMOCRATICI EUROPEI Sede nazionale italiana Via Andrej Tarkowskij 5 tel./fax 0541-738288 47922 Rimini e mail: fde@fdeonline.org Benedetto Croce: 
“…A quel modo che un napoletano dell’antico regno o un piemontese del regno subalpino si fecero italiani non rinnegando l’essere loro anteriore ma innalzando e risolvendo in quel nuovo essere, così e francesi e tedeschi e italiani e tutti gli altri s’innalzeranno a europei e i loro pensieri indirizzeranno all’europa e i loro cuori batteranno per lei come prima per le patrie più piccole…” Rimini 03/03/2012 Presidente della Repubblica GIORGIO NAPOLITANO Palazzo del Quirinale, 00187 Roma Racc. a.r. Presidente del Consiglio dei Ministri Sen. MARIO MONTI Palazzo Chigi Piazza Colonna 370 00186 ROMA Racc. a.r. Al Ministro della Giustizia Paola Severino Di Benedetto Via Arenula n° 70 00186 Roma Trasmissione via e-mail: segreteria.ministro@giustizia.it Oggetto: fatti, provvedimenti e proposte. Il sottoscritto Eugenio Giulianelli, nella qualità di Presidente dei Federalisti Democratici Europei, ha in passato avuto modo di manifestare il pensiero del movimento FDE su alcune problematiche riguardanti: - lo sciopero dei magistrati; - la diffida ad adempiere inviata a determinati organi dello Stato; - Invio della petizione che la Camera dei deputati ha assegnato alla VIII e IX Commissione; - la contestazione dei verbali dei VV.UU. di Rimini oltre che per l’infrazione errata, anche per abuso di potere per la mancata applicazione delle norme del Codice della Strada con invito ad inviare il ricorso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini; - l’invio della diffida alla Commissione Parlamentare RAI che ha impedito di presentarci alla trasmissione televisiva relativa al referendum.La volta successiva la Commissione Parlamentare RAI ha consentito di presentarci in RAI, ma il giornalista prima e il capo ufficio hanno posto condizioni inaccettabili per uno Stato he deve essere considerato democratico. - Il 14 luglio 2005 ho inviato l’esposto alle ventisei procure competenti anche sulla base della sentenza n° 165 del 2 giugno 1983 della Corte Costituzionale che si è espressa in merito allo sciopero di protesta contro la Pubblica autorità ed ha sancito “ l’illegittimità costituzionale dell’articolo 504 del codice penale nella parte in cui punisce lo sciopero per protesta contro la pubblica autorità, a meno che detto sciopero sia diretto a SOVVERTIRE l’ordinamento costituzionale ovvero a impedire o ad ostacolare il libero esercizio dei poteri legittimi nei quali si esprime la sovranità popolare”. (L’art. 504 prevede una pena della reclusione fino a due anni.) Nonostante ciò Le procure hanno comunicato l’archiviazione del fascicolo perché nei confronti di ignoti. Non è stata fatta opposizione per ragioni d’interresse nazionale. In data 17/06/2010 veniva inviata la lettera con il nostro pensiero sullo sciopero che si sarebbe verificato il primo luglio 2010 sia a Lei Presidente Giorgio Napolitano, anche nella sua qualità di presidente del C.S.M. sia al Presidente del Consiglio e al Ministro di Giustizia. In data 1 luglio, il Vice Presidente del C.S.M. in un comunicato stampa esprimeva la sua contrarietà allo sciopero. Articolo pubblicato sulla stampa il due luglio 2010. (ogni osservazione appare superflua) Con l’esperienza riguardante lo sciopero del 2005 in data 07/08/2010, è stato chiesto ai 165 Presidenti dei Tribunali Italiani di comunicarci il numero dei magistrati che hanno scioperato. Dodici Presidenti dei Tribunali hanno comunicato il numero dei magistrati: che hanno scioperato; che hanno aderito allo sciopero, ma svolto ugualmente la loro attività; che non hanno aderito. Altri dodici Presidenti dei Tribunali hanno comunicato di rivolgerci al Ministero di Giustizia per tale informativa. Lo sciopero determina l’interruzione dei servizi ricoperti dai magistrati violando l’articolo 340 del codice penale che disciplina il reato d’interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità oltre all’art. 504 del c.p. La giurisprudenza di legittimità si è espressa nel senso che “per la configurabilità del delitto di cui all’art. 340 del c.p. non è necessario che l’azione d’interruzione si riferisca al servizio nel suo complesso, ma è sufficiente che sia interrotto o turbata una singola funzione o prestazione, per la cui alterazione basta realizzare anche solo una discontinuità parziale di singole attività” (Cassazione 11/02/987; Cassazione Sez. VI penale Sent. 9/6/04 n° 26077). Il 25 agosto 2010 èchiesto al Ministero della Giustizia il numero dei magistrati che hanno scioperato in ogni Tribunale d’Italia. Richiesta effettuata al Ministro di Giustizia anche il 22/09/2011 di conoscere, non solo il numero dei magistrati che non si sono presentati in Tribunale ma anche di conoscere le procure competenti a indagare su magistrati delle relative Circoscrizioni. Il giorno 05/10/2010 i F.D.E. inviavano alle ventisei Procure competenti per Circoscrizioni l’esposto per violazione, da parte dei magistrati che hanno scioperato, dell’art. 105 della Cost. e degli artt. 340 e 328 del codice penale. In seguito le Procure per il tramite dei P.M. competenti comunicavano la richiesta di archiviazione perché il procedimento (un esempio per tutte: quella riguardante la Procura di Roma P.M. Dott.ssa Maria Cordova procedimento NT 1512/2011 B.) era rivolto “nei confronti di: IGNOTI”. (quindi sconosciuti) L’opposizione all’archiviazione presentata al GIP ha ottenuto il medesimo risultato. La gravità di tali comportamenti non sta solo nel fatto della violazione delle norme penali ma, ancora più grave, è che gli organi che devono intervenire, IL C.S.M. e IL Ministero Della Giustizia, nei settori di propria competenza, non sono intervenuti incorrendo nella violazione dell’articolo 328 del codice penale che recita “IL pubblico ufficiale …, che indebitamente rifiuta un atto del suo Ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica … deve essere compiuto senza ritardo è punito …”. Eccezione. Il P.M. della procura di Bari ha inviato la sua decisione con riferimento all’esposto iscritto al numero 1692/05 R.G.N.R. Se non è interpretato male il numero, il fascicolo riguarda la denuncia del 2005. Con tali comportamenti dei P.M. e GIP il C.S.M. avrebbe dovuto, secondo noi, prendere i provvedimenti disciplinarti previsti dall’art.105 della Costituzione. Il Ministero della Giustizia, secondo noi, ha omesso di indagare sui comportamenti e le adesioni dei magistrati allo sciopero e non ha comunicato a noi quanto richiesto. Si potrebbe pensare che detti organi abbiano, di fatto, abdicato al proprio ruolo istituzionale cosa che parrebbe niente affatto strana nell’attuale situazione se non fosse decisamente anticostituzionale, ma a quanto pare le lobby o poteri forti possono fare e ottenere ciò che fa loro più comodo. Sarebbe utile proporre una norma che disciplini il comportamento dei magistrati allo stesso livello delle norme che regolano i cittadini approvate con referendum della Sovranità popolare. (Sovranità concetto inalienabile e indivisibile). Il 16/11/11/ è stato trasmesso, via e-mail al Ministro di Giustizia, atto d’intimazione ad adempiere relativo alla richiesta con lettera del 22/09/2011. Il 19/12/2011 è stata chiamata telefonicamente la Segreteria particolare del Ministro di Giustizia per avere la risposta a quanto richiesto prima e la Sig.a Valeria Faroni ha chiesto qualche giorno per informarsi e dare la relativa risposta. A tutt’oggi nulla è stato comunicato. In data 11/02/2012 mediante raccomandata era inviata alla Procura di Roma la relativa Denuncia-Querela. Altro fatto. Il 3/11/08 è statora inviato al Presidente della Camera dei Deputati, la petizione, secondo l’art. 50 della Costituzione Italiana, in cui si chiedeva una commissione d’indagine sul Comune di Rimini su sei problematiche. Alla petizione veniva assegnato il n° 520 e veniva discussa il primo dicembre 2008 dalla Camera dei Deputati che l’assegnava alla VIII e IX Commissione. Nel sito della Camera dei Deputati alla pagina delle commissioni cliccando su documenti e poi su petizione appare “N.520 EUGENIO GIULIANELLI, da Rimini, chiede l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta per l’accertamento di eventuali illegittimità nelle decisioni assunte dal comune di Rimini in merito alla realizzazione del sistema di trasporto rapido costiero, ai piani per l’edilizia economica popolare e ad altri interventi urbanistici. Assegnata il 1 dicembre 2008 alle commissioni: VIII e IX” Nell’indice numerico delle proposte d’inchiesta parlamentare non vi è traccia della petizione. A tutt’oggi quindi nulla è stato fatto, anzi si può dedurre che è stata archiviata. In data 28/10/2011 era inviato all’VIII, commissione ambiente, territorio e lavori pubblici e alla IX commissione Trasporti, atto d’intimazione ad adempiere, con avvertenza che in difetto di riscontro si ricorrerà alla Procura della Repubblica competente. In data 11/02/2012 mediante raccomandata era inviata alla Procura di Roma la relativa Denuncia-Querela nei confronti della VIII e IX Commissione parlamentare. ( Si fa Presente che il Presidente della Commissione VIII. È Alessandri Angelo –Lega Nord- e Segretario è Sergio Pizzolante PDL -. Il Presidente della IX Commissione è Valducci Mario - PDL - e Segretario Buonanno Gian Luca - Lega Nord -.) Lo sperpero di denaro pubblico: E’ sufficiente guardare due trasmissioni televisive Striscia la Notizia su canale 5 di Mediaset e Report trasmesso su canale RAI 3 sulle indagini relative strutture immobiliari completate oe degradate per incuria e immobili ancora da completare dopo numerosi anni per notare lo sperpero di denaro pubblico quando trasmettono indagini su strutture immobiliare dell’ente pubblico. In data 16/06/2010 è stata inviata via e-mail la lettera a Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia, Al Ministro Infrastrutture, al Pres. Della Regione E.R. Vasco Errani, Alla Società ANAS e alla società Autostrade in cui esponevano le ragioni di un sperpero di denaro pubblico e di problematiche attinenti all’inquinamento atmosferico da polveri sottili con conseguente cancro ai polmoni con la realizzazione della terza corsia dell’A/14 e della S.S.16. Dai documenti ufficiali si evince che: - sono stati stanziati per la terza corsia dell’A/14 euro 588,7 milioni oltre alla somma di euro 83,20 milioni, a disposizione; - il costo della S.S. 16 ammonta a 360 milioni di euro; - il costo complessivo è di euro 1.031 milioni, che diviso per i 30 Km si ha a disposizione un importo di 34,366 milioni di euro per Km. (se la S.S. 16 si fosse collocata sull’attuale sede dell’autostrada e l’A/14 realizzarla oltre monte Covignano si sarebbero risparmiati 431 milioni); - a livello Europeo il costo per un Km di un’autostrada a 4 corsie, due per ogni senso di marcia, è di 4 milioni di euro; - altri 4 milioni di euro, per costruire la terza corsia per Km; - per gli imprevisti nell’esecuzione dell’opera, consideriamo altri 8 milioni per Km. per un importo complessivo di 16 milioni di euro per Km. - l’adeguamento dell’attuale autostrada declassata in Strada Statale può comportare una spesa di 4 milioni di euro per Km. per cui avremo un costo complessivo per Km di 20 milioni; - il costo complessivo della costruzione dell’autostrada e l’adeguamento dell’attuale autostrada in Strada Statale, sarà di 600 milioni di euro. (20,00 milioni X 30 Km. = 600,00 milioni di euro) Emerge uno sperpero di denaro pubblico pari a (1.031,00 – 600,00) = 431 milioni di euro.” Altro problema locale è la realizzazione del Trasporto Rapido Costiero fra Rimini e Riccione. Opera inutile e costosa e negativa per il turismo in quanto verrà sopresso il filobus elettrico della linea 11. Nel 1996 secondo l’Assessore Regionale dell’Emilia-Romagna Pari, il costo sarebbe stato di circa 160 miliardi di lire oggi è stato considerato dal CIPE 93 milioni di euro. In Consiglio Comunale di Rimini è stato evidenziato che il costo dell’opera ammonta fra 150 e 180 milioni di euro. Dovete scusarmi l’anacronistica incredulità ma ci domandiamo ancora se può mai essere vero che nessuno senta l’esigenza prioritaria di essere eticamente corretti? Possibile che nessuno senta la responsabilità delle sorti del proprio Popolo e in funzione di questo senta l’irrinunciabile dovere di rispettare per primo Le regole, di comportarsi correttamente e in modo trasparente? Possibile che sia così leggera DA sopportare la consapevolezza di demolire a ogni piè sospinto la fiducia popolare? Consentire che proprio i cittadini che compongono le più alte Istituzioni possano violare impunemente quelle stesse regole che per altri cittadini, sovrani, hanno costituito motivo di reazione e sanzione immediate, non sono forse azioni che demoliscono la fiducia popolare? Considerato che a) Quando l’organizzazione di un Comune non si comporta secondo le regole in vigore, viene dal Ministro degli interni Commissariato per un periodo stabilito. Il Commissario riassume in se le funzioni di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale; b) Duemilacinquecento anni fa la Repubblica Romana per la prima volta, in stato di necessità, il Senato ha nominato (come oggi il Parlamento ha fatto con il Sen. Monti) la persona che doveva gestire lo stato romano assumendo il nome di dictator per un periodo determinato al termine del quale il senato riprendeva tutte le sue funzioni; c) parte della situazione economica italiana è stata determinata dalla gestione dello Stato, da parte della classe politica, in modo vergognoso e che i partiti al governo hanno operato da trent’anni a questa parte senza mai risponderne, nonostante le regole previste sia dal codice penale: art.40 – reato omissivo improprio- sia dall’art. 1176 e seguenti del c.c. - La diligenza del Buon padre di famiglia – personalmente o cumulativamente; d) il Parlamento deve cessare tutte le sue funzioni fino al termine del mandato concesso al Governo Monti. Tutti gli uomini che hanno governato il paese con danno economico devono risarcire i danni creati e soggiacere alle pene stabilite dalle norme in vigore; e) la finanza fa i controlli per l’evasione fiscale, ma dimentica di farlo anche ai partiti!; f) è dall’inizio degli anni 50 circa che intellettuali e politici hanno avanzato un passo poi un altro per la costituzione l’Unione Europea; trentatré anni fa è stato realizzato il Parlamento Europeo. E’ ora di realizzare l’Unione Europea; g) La crisi in cui si vive oggi non dipende solo dalla furbizia con cui si sono svolte le attività internazionali ma anche dallo sperpero di denaro da parte dei politici che hanno amministrato il nostro paese!; h) Il costo ricade maggiormente sul popolo perché le lobby e i potenti sono ampiamente tutelati. Per quanto sopra espresso Proponiamo l’indirizzo per L’emanazione di norme che: a) dispongano che il Parlamento cessi tutte le sue funzioni fino al termine del mandato concesso al nuovo governo; b) regolamenti sulla paga netta dei parlamentari che non deve essere superiore i 6.000,00 euro mensili; c) tutti i benefit devono essere cancellati; d) Le autovetture BLU solo per i Ministri e il Capo di Stato; e) lo stipendio di un dipendente pubblico non può superare i settanta o 80 mila euro netti l’anno; f) Gli imprenditori non possono avere una retribuzione, o come la si vuol chiamare, più di 100 mila euro netti all’anno. Gli importi superiori devono essere tassati al 90%. Esenti da imposte le somme che vengono reimpiegate nell’attività produttiva; g) Stabiliscono la responsabilità oggettiva di chi è alla direzione di un organo, sia politico sia privato; h) Le variazioni degli stipendi di tutte le alte cariche dello Stato possono avvenire solo se il popolo con referendum l’approva; i) Regole che disciplinano il comportamento dei magistrati come le regole che disciplinano i lavoratori; j) Soppressione delle province; k) Pignoramento di una società petrolifera italiana per il periodo d’emergenza economica (governo Monti) e riduzione del costo dei carburanti pari al 50%; Il Movimento dei FDE nell’attesa di un riscontro cordialmente saluto. Un pensiero: La morte è l’una o l’altra di due cose. O è annullamento e i morti non hanno coscienza di nulla; o, come ci viene detto, è veramente un cambiamento, una migrazione dell’anima da un luogo ad un altro. (Socrate) (ma nulla si porta dietro.) 
Il Presidente FDE Eugenio Giulianelli All. Carta d’identità.