martedì 6 marzo 2012

Il TRC Rimini-Riccione

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
 Professor Mario Monti 
Al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti 
Dott. Corrado Passera
Al Ministro dell’Interno
 Dott.ssa Annamaria Cancellieri 


 Oggetto: Il progetto T.R.C. (Trasporto Rapido Costiero) Rimini - Riccione.
Ill.mi Ministri, a seguito della precedente lettera inviata in data 6 gennaio 2012, peraltro senza risposta, noi del Comitato “Rimini Città Unita” ci rivolgiamo alle SS.VV. dopo aver appreso dai mass media di alcuni giorni fa le dichiarazioni riguardanti l’importanza di ascoltare le opinioni della gente e la necessità che le grandi infrastrutture, da realizzare, debbano avere anche l’approvazione dei cittadini che dovranno pagarle ed utilizzarle. Ciò premesso, in merito all’oggetto ci preme rilevare che dal 1996, unitamente a diversi partiti politici contrari al progetto, stiamo manifestando il nostro dissenso alle Amministrazioni Comunali di Rimini e Riccione, sempre inascoltati, anzi ci sono state negate le seguenti richieste di confronto democratico previste dagli statuti dei nostri Comuni: Primavera del 1998 - Negato il Referendum consultivo dal Comune di Riccione.In data 2 marzo 1998 nella Sala Consiliare del Comune di Rimini, convocati i Consigli dei Quartieri 1 - 2 - 3 che (sollecitati dal Comitato “Rimini Città Unita”) avevano avanzato richiesta di Consultazione Popolare (art. 41 dello statuto comunale), il Sindaco Giuseppe Chicchi aveva testualmente ribadito: “La Consultazione Popolare non si può fare perché il Regolamento attuativo non è stato redatto!”. Il Regolamento per la Consultazione popolare è stato approvato il 3 settembre 1998. In data 21 ottobre 1998 è stato negato il Referendum Consultivo (art. 47 dello statuto comunale di Rimini), richiesto dal Comitato di Rimini. In data 31 luglio 1999, negata la nuova richiesta di Consultazione Popolare, al nuovo Sindaco Dott. Alberto Ravaioli. Motivo: “La giunta comunale non ha ritenuto di attivare il Consiglio Comunale” In data 24 novembre 2011, negato il Referendum dal Comune di Riccione, richiesto con 4.800 firme autenticate (Riccione ha circa 20.000 elettori).Un chiaro esempio di come il “potere democratico” è gestito lontano da Roma, altroché “democrazia partecipativa”!!Questo dimostra anche come il Referendum sia “strumento solo per Partiti politici”, a volte abusato, mentre per i cittadini è pressoché impossibile effettuare Referendum. Poi succedono situazioni come la “protesta NOTAV”, dove l’illegalità e la violenza, sempre da condannare per un paese civile, prendono il posto del “corretto confronto” con le Istituzioni. Questo perché per la “maggioranza di governo” i cittadini hanno sempre torto, devono votare, pagare le tasse e tacere! Per tali motivi, in questo momento così importante per il paese, con la grave situazione finanziaria che stiamo attraversando e le pesanti misure economiche adottate a carico delle famiglie italiane, si segnala alla Vostra cortese attenzione un enorme sperpero di denaro pubblico che si sta abbattendo sulla cittadinanza di Rimini e Riccione per la realizzazione del TRC in oggetto. Dal 1992 Regione, Provincia, Comune di Rimini, Comune di Riccione e Agenzia Mobilità stanno portando avanti un progetto per la realizzazione di una ulteriore filovia (con 17 fermate), adiacente ai binari della ferrovia. Le città di Rimini e Riccione sono già collegate da un servizio ferroviario, linea FS Bologna-Ancona, e dal Filobus linea 11, che nel tragitto effettua 50 fermate. Così, il nuovo TRC si presenta come un “doppione scomodo” della linea filoviaria esistente, che con un costo irrisorio, rispetto alla spesa preventivata per il TRC, potrebbe essere notevolmente migliorata. L’opera sarebbe molto scomoda per la zona turistico-alberghiera, perché lontana mediamente 400 metri e non collegherebbe nessun “centro di interesse o di aggregazione” della città, quali: l’aeroporto, il Centro Commerciale “Le Befane”, il “Leon Battista Alberti”, il Tribunale, la Caserma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, l’Ospedale Infermi, il Centro Studi, la Caserma Giulio Cesare, lo Stadio Romeo Neri e il nuovo Palazzo dei Congressi. Dalla Delibera CIPE n. 93 del 2006, allegata alla presente, si rileva che il tracciato Rimini FS-Riccione FS presenta una lunghezza complessiva di circa 9,8 Km, dei quali circa 6 Km< sono a senso unico alterna,corsia unica come specificato nel progetto definitivo approvato. E’ palese come questo infici pesantemente la sicurezza e la funzionalità del sistema di trasporto. Per il nuovo Palazzo dei Congressi di Rimini era stato preventivato un costo di 43 milioni di €uro. Alla fine dei lavori il costo totale è stato di 117 milioni di €uro E’ mai possibile realizzare nel 2012 un’infrastruttura a CORSIA UNICA.Il TRC, come progettato, non è voluto né condiviso, sia dai cittadini di Rimini che di Riccione. Noi non siamo contrari al trasporto pubblico, anzi, riteniamo che l’attuale inquinamento atmosferico e l’elevato costo dei carburanti dovrebbero indurre le amministrazioni a pianificare sistemi di trasporto condivisi da tutti e che favoriscano l’utilizzo dei mezzi pubblici. Invece, questo TRC, per la sua posizione (ad una distanza di 3,20 metri dai binari della linea ferroviaria Rimini - Ancona e a pochi centimetri dalle abitazioni) è un’opera inutile, dannosa, costosa e pericolosa, l’ennesima “cattedrale nel deserto”, un enorme spreco di denaro pubblico per realizzarla, che richiederà continue risorse economiche per la gestione e per ripianare il disavanzo che ogni anno creerà. Noi siamo certi che, nei casi di opere molto costose e non gradite dalla cittadinanza, che invece dovrà pagarla per sempre, chi ha il compito di Amministrare dovrebbe anche avere il dovere di verificare se quanto lamentato corrisponde al vero. Per tale motivo ci permettiamo di chiedere alle SS.VV. un confronto con le nostre Amministrazioni, con i partiti politici ed i Comitati dei cittadini in merito a questo progetto di TRC a “corsia unica”, per verificare se sia effettivamente il caso di utilizzare queste ingenti risorse indebitando per sempre e pesantemente i cittadini di Rimini e Riccione, ribadendo ancora una volta che con una spesa irrisoria si potrebbe migliorare notevolmente il servizio della Linea Filoviaria 11 esistente, che effettua un servizio “porta a porta” con gli alberghi della riviera. Certo che se anche a Rimini avessimo avuto la Signora “Cancellieri” come “Commissario Prefettizio”, avremmo già risolto i problemi del TRC, come a Bologna e a Parma. Siamo fiduciosi che la Vostra oculatezza nell’utilizzare al meglio le risorse del Paese possa fermare questo progetto, inutile ed obsoleto (vecchio di 20 anni e, incredibile per il 2012, a corsia unica, visti i collegamenti già attivi, per indurre le nostre Amministrazioni ad utilizzare le risorse finanziate dal CIPE per migliorare il trasporto pubblico esistente per le altre opere ben più necessarie e relative al “core business” di Rimini: il Turismo. Siamo a disposizione per ogni necessità. In attesa di un cortese riscontro si porgono distinti saluti. 
Comitato “Rimini Città Unita