martedì 24 aprile 2012

Omnia Munda Mundis


Il Regolamento Ambientale definito volgarmente Sanatoria sembra essere interpretato all'italica maniera con l'aggiunta di regole tipicamente riminesi. Arriveranno agli uffici tonnellate di foglietti, foto, attestati, per attestare che il Casino Spiaggia è antecedente al 1985 e che le strutture abusive erano già installate al momento dell'approvazione delle norme ambientali. Non riusciamo davvero a capire chi siano gli ispiratori giuridici-politici che propongono queste tesi imbarazzanti, il capogruppo democrat  pretinamente richiama tutti alla concordia come si trattasse di un Piano Particolareggiato Bipartisan. Il delegato non scelto si è chiuso in un interista silenzio stampa, ha capito che una semplice parola può ritorcersi nel prossimo avvenire. Continuano ad inventare norme per la disciolta repubblica della sabbia, sarebbe sufficiente un foglietto firmato da un cliente che testimonia di avere fatto la doccia nel giugno 1984 o di avere tirato due bocce un mese dopo e.. tana libera tutti. Non si giustifica niente risalendo nel tempo e nella memoria, serviva anche allora uno specifico titolo edilizio, le opere possono essere riconosciute preesistenti solo in quel caso. Da un lato quindi si vorrebbe affermare che le opere sono trentennali per superare la questione ambientale e dall'altro considerarle precarie per sorpassare il titolo edilizio. La famosa contessa riminese la vede proprio male cari interpreti del diritto maccheronico, qualunque sia il vostro legame con questa brutta vicenda che segnala meglio di tante parole ed articoli non scritti dai giornali, come siamo amministrati. Siamo al quinto Ci.Vi.Vo, invitiamo Gnassi a organizzare il sesto per la Spiaggia, può scegliere tra finanzieri, carabinieri, polizia e..vigili. Come da vecchio copione, si tenterà di dare le colpe agli uffici, poi alle forze dell'ordine che sequestreranno i cantieri abusivi. Ruby non ha fatto sesso con il Cavaliere.