lunedì 2 aprile 2012

Un Congresso

Gentilissima Di PIETRO DONATELLA,
 io e molti residenti di origine albanese nel territorio riminese ci siamo schierati molti anni fa con Pd, perche abbiamo creduto su ciò che è scritto su suoi principi e valori fondamentali e sul suo statuto, non sulle facce che vanno e vengono. Credo che Noi non siamo più stranieri, almeno quelli che io rappresentò, stranieri sono loro che sbarcano oggi a Lampedusa, loro non sanno cosa fare,  loro bisogna accoglerli, ma con i fondi dell’accoglienza, e se quel fondo vanno ai CIE, che secondo me sono come i “Campi di Concentramento moderni” bisogna combattere politicamente e cambiar quel meccanismo, non usare i fondi dell’integrazione. Invece la politica estera italiana deve sapere come fermarli quei poveri esseri umani, come ha fato con l’Albania, non pensare solo aale concessioni degli imprenditori privati con i paesi terzi e lasciare la merce vivente alla mafia e dopo che li hanno spremuti lì buttano sul sistema sociale italiano. Non riuscite a imporre un nome giusto, quelli che negli ultimi settanta anni hanno solo cambiato la rota, cominciando su la riviera di Rimini a trasportare le sigarette, poi cinquanta anni fa su lungomare davanti al Montenegro, con il traffico di sigarette e clandestini, poi venti anni fa sul lungomare davanti all’Albania con il traffico di sigarette e clandestini, da dieci anni sembra che questa licenza l’hanno presa con tutti i paesi del mediterraneo, fin oggi abbiamo voluto di conoscere solo la loro merce, ma dei loro nomi, chi sono, non c'è traccia. Credo che ciò che sta succedendo sia una ricchezza per il PD, come unico partito in Italia con la democrazia interna più avanzata, possiamo parlarne di alcuni individui territoriali o nazionali che si autodefiniscano padroni, usando la parte più ignorante degli iscritti. Noi siamo quelli che non ci ritiriamo facilmente, noi siamo quelli che le cose le abbiamo e lo diciamo in faccia, continueremo a dire e denunciare ciò che non va, su quel settore che conosciamo, ciò che dobbiamo fare tutti, non giudicare da lontano, dando un valore al Pd riminese, se si saremo ancora, ciò che ne dubiterei tanto, e alla città. Ma se alcuni degli esponenti vi hanno fato voi, e ci mettano il bastone fra le ruote oggi a noi, non e colpa nostra, non posiamo cambiar il mondo e rovinarci da soli, ci sono gli iscritti che ci difendono, e per questo che stiamo per andare, perche quel “alcuno” non vuol far lasciarli a parlare con gli iscritti, e la media si oscura con i riminesi, dopo lascavamo a loro a giudicare o difenderci, perche noi non siamo mai venduti da nessuno e non abbiamo mai partecipato alla frazione e giochi di nessuno, perche noi siamo stati nel Pd per i principi, per completare l’integrazione, per cambiare delle regole che sono vecchie e per denunciare ciò che nel nome dell’integrazione, e su le spalle del Pd, alcuni dentro e fuori del Pd, fa le politiche sporca nel riminese. Noi non abbiamo mai chiesto una poltrona, abbiamo chiesto il coinvolgimento su le tavole, dove si parla d’integrazione, per dare il nostro contributo e il nostro esempio dell’integrazione come modello per gli altri, che stano arrivando e quelli che li abbiamo trovati qua e non sono integrati ancora, per il valore della convivenza della città. Come ben sapete, siamo anni che siamo nel Pd, e se la questione era personale, oggi stavo zitto e leccavo qualcuno che e su la poltrona, ma ti assicuro che ti sbagli di grosso su quell’argomento, non mi conosci. Condivido con lei che molti altri prima di me hanno contribuito e lavorato per il Pd riminese e sono sottovalutati, per me hanno sbagliato a ritirarsi, eco perche noi oggi ci troviamo solo, e invece a unirci con noi e combattere per dare il valore, e far rinascere il vero Pd, ci giudicate da lontano. La carriera politica oggi uno la fa grazie alla sua intuizione, a creare le alleanze e costruire dei programmi, e chi l’ha fato e vinto, ha vinto grazie alla sue capacita e la capacita del suo gruppo, e il sistema del “Primarie”, purtroppo fa della deferenza dentro il partito, di chi deve amministrare e di che deve fare la politica dietro, ciò questo si divide, attraversò il candidato che tu scegli. Candidato vincente sicuramente ha vinto con delle alleanze, la parte non vincente, per il rispetto del patto fato prima, per il rispetto del Partito deve eseguire la parte vincente e non mettere il bastone fra le ruote, ciò che sta succedendo oggi. Prima ci dovevamo pensare, se le candidature per le “Primarie” non erano idonee, non ora, che loro hanno fato un percorso di “Primarie”, e un altro con i voti dei cittadini, e non forze di quella parte arrabbiata dentro il Pd che non ha vinto le “Primarie” perche appoggiato candidato sbagliato, e oggi vogliono tutti i costi a contare come prima. Per far sparire tutto questo disguido, serve la rinnovazione, la rivista delle regole interne, bisogna firmare un patto di responsabilità e stabilita politica con tutti gli alti dirigenti, davanti agli iscritti, su la responsabilità dell’eseguimento giusto dell’amministrazione, da quella parte che non ha vinto, con le regole e accordi ben precise, consapevoli fin dall’inizio, per poi essere chiaro, chi ci sta rimane, chi no senne vada. Noi abbiamo fato parte solo del gruppo delle Primarie, abbiamo contribuito e basta, perche abbiamo creduto e crediamo ancora. Ciò che si dimostri oggi, nel nostro conflitto con Pd, e la volontà del costrutto che gestiscano l’integrazione, la dove la nostra questione ci tocca direttamente, non li vuole cambiare, nel bene della comunità, perche crediamo che quelle regole oggi facciano male alla maggioranza della comunità riminese, e una piccola parte usufruisce benefici. Ecco dove e la differenza della nostra opera, e il vostro pensiero, ma non solo del vostro ma di molti altri, perche e ciò che quella parte vuole far credere, un’opinione sbagliata su di noi per sopravviverne ancora dentro il Pd, con tali comportamenti citati ieri, perche la media taccia, perche il Pd steso tacce. Credo che nessuno non mi abbia usato e cestinato, noi davanti alle menti sane abbiamo il nostro valore, io parlo su ciò che sono specialità, e non su le voci dei corridori per le questioni che non mi riguardano, io sono ritirate perche voi non siete, perche voi giudicate, e fin che noi continuammo cosi, i furbi e carrieristi avranno la strada libera alla guida della città, e non riusciamo mai a capire chi e buono e chi e cattivo a guidare la città, e la città avrà sempre di più i problemi, tenendo conto tutto ciò, io mi sono ritirato non mentendo i bastoni fra le ruote a chi ha la voglia di lavorare, ma a chi non ha voglia di lavorare, a chi usufruisce, attraversò i beneficiari che il Partito ha garantito fino ieri e per un può, per alcuni, convincere quelli che sono rassegnati che tutto insieme, ognuno al loro punto di vista dobbiamo lottare, prima di tutto al bene del territorio poi oltre, perche non sarà più come prima, prima o puoi, lo dobbiamo capire tutti. 
Edmond Kumaraku