venerdì 13 aprile 2012

L'Abuso dell'Abuso

 
L'Abuso dell'Abuso è stato uno dei grandi temi che abbiamo affrontato in solitaria compagnia prima che assurgesse agli onori della cronaca locale.  Un giornale non certo accusabile di faziosità amministrativa, ha sparato mille per quantificare quelli accertati: fochino, fochino, la nostra previsione se vi ricordate, portava ad un numero superiore, abbiamo previsto una situazione vicina alle cinquemila violazioni, al netto dell'arenile. Per esempio nulla si dice per le trasformazioni di aree agricole in sistemi commerciali, sembra continuare come prima, proprio ieri abbiamo notato  un intervento di questa natura, realizzato con il solito riempimento, completato con stabilizzato ed installazione della recinzione. Sappiamo bene che tutto finirà con le colate di asfalto e la posa della casina più o meno grande, adibita ad ufficio, nel tempo diventeranno quattro o cinque. Un'altro aspetto degno di nota è che dietro questo grande problema manca la politica, tutto rimane affidato alla buona volontà dei pochi addetti al controllo, i quali, come giusto, fanno intuire la mancanza di uomini e risorse. Ma la cosa più grave, secondo Noi, è l'assenza di un organico in grado di predisporre gli adempimenti che derivano dalle segnalazioni, è solo attraverso questo strumento che si crea la vera repressione. Spesso chi commette l'abuso sa bene che presto o tardi sarà oggetto di verifica da parte delle divise, ma conta di resistere come avviene nella maggiore parte dei casi e sulle inerzie della pubblica amministrazione, facendo le pulci a quello che è stato oggetto di segnalazione, non già per l'incapacità degli uomini addetti al controllo, ma contando sulla selva di norme poco chiare e qualche volta contrastanti fra loro. Sarebbe logico che il suddetto ipotizzato ufficio da una parte garantisse certezza delle regole e dall'altra aiutasse il lavoro dei vigili, provvedendo con immediatezza a dare corso ai conseguenti provvedimenti, dall'ingiunzione di ripristino, alle relative varianti, ma soprattutto avere un ruolo attivo in giudizio, sollecitando l' amministrazione della giustizia perchè queste cause vengano discusse e definite quanto prima. Non siamo solo perfidi pignoli, ma questo andazzo sta minacciando lo stesso vivere civile, basta guardare cosa sta avvenendo in spiaggia, dove senza rifare la lunga storia, appare ormai chiaro che tra gli operatori, al di là delle chiacchiere, non c'è alcuna intenzione di smontare niente, diventando nei fatti, un vera rivolta nei confronti dell'ordine costituito, sperando di passare per le vittime della sabbia selvaggia.


P.S
Melucci, l'Ordinanza Balneare? Non era già pronta? I Comuni non potevano organizzare il Servizio di Salvamento?