lunedì 23 aprile 2012

La Spiaggia di Rimini

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Gli operatori di spiaggia andati a Roma, si sono accorti che non li ha filati nessuno. Un esempio significativo: nelle stesse ore, dei giovani medici, in numero assai minore, contestando l'operato del governo, sono riusciti a passare su tutti i media, con la politica ABC pronta a risolvere la loro questione. Dimostra chiaramente che sono sostenuti solo da qualche politico in via d'esaurimento, senza futuro e con passato discutibile. Due debolezze sono davvero troppe per continuare con il vecchio copione, come se il mondo e l'Italia non fosse cambiata. Dobbiamo ammettere che sono riusciti stupendamente per 50 anni a garantirsi royalties demaniali e fiscali invidiabili, la prima mossa politica con il rifugio sotto l'edera repubblicana ed il grosso ombrellone di Spadolini è stata stupenda, avevano condottieri d'altra pasta. Il punto massimo del loro operato venne raggiunto con la costituzione delle cooperative, in seguito distrutte per un egoismo esasperato. In questi momenti invece di presentarvi uno alla volta al plotone d'esecuzione europeo avreste goduto giustamente un trattamento diverso dagli altri. Siete debolissimi e, permettete, guidati male, In questi tre anni non ne avete azzeccata una, dalle scelte dei partiti, alle mosse giuridico-politiche, fino a pensare che questo governo vi possa garantire un trattamento diverso per una tipicità che si ferma alla Barafonda. Sono vecchio, non solo del mestiere, potete continuare a darvi ragione fino al 2015, oppure pensare d'uscire dal cul de sabbia che vi hanno preparato. Il regolamento non serve a voi, non lo avete capito, ma solo ad amministratori che si sentono in pericolo, senza affrontare il tema più spinoso che è rappresentato dalla mancanza clamorosa di Tituli Edilizi. Come mai il Delegato non scelto non pronuncia verbo su questo versante, pensa di avere fatto il suo dovere solo castigando, giustamente, due Circoli guarda caso viserbesi? Le altre strutture? Verrà indetto un altro Consiglio Comunale Tematico? Il leghista questa volta vorrà più di un affettuosa intimità lessicale con il Sindaco. A proposito, hanno parlato tutti all'infuori del Presidente della Commissione Toponomastica, silenzio inspiegabile, su questa partita si gioca molto più di tredici chilometri d'arenile che rappresentano le uniche salvaguardie ambientali. La spiaggia denudata, verrà apprezzata da tanti, non si torna indietro, concessionari dell'arenile usate questo lasso di tempo per pensieri penitenziali rispetto agli errori del passato. Il più tragico con tanti conniventi è stato rifiutare il Primo Piano Spiaggia, da correggere in alcune rigidità, ma sicuramente in grado di portarvi fuori dal guazzo nel quale vi siete/hanno messo. Necessità ancora più incalzante, analizzando il mix di miopia ed arroganza che pervade il mondo politico, salvo alcune eccezioni che saranno le più colpite proprio perchè inattaccabili, parlo senza giri di parole del M5S. Ha ragione Grillo, dopo la Lega affondata da sola, con una piccola spinta giudiziaria, rimangono tra le palle dell'Abc solo Di Pietro, già depurato dell'orecchino di Vendola, servito su di un piatto barese e...il Movimento 5 Stelle. Hanno già iniziato le manovre, le percentuali elettorali sondaggiate fanno paura all'usato sicuro di Bersani, leggeremo un sacco di notizie secretate. Come Massimo Lugaresi capogruppo Ds, ho evidenziato forse per primo gli assurdi sulla spiaggia, coglievo le contraddizioni tra quello che si stava facendo e le normative, disponibile a trovare un strada propositiva che coniugasse l'interesse imprenditoriale con quello più importante della Città. Ho sbagliato profondamente nel citare il Duo Ravaioli e Melucci come responsabili di quello che stava accadendo e purtroppo avverato, dovevo aspettare Gnassi per assolverli. Partiamo dal contesto spiaggia, brutto, ripetitivo, invasivo, non funzionale, imperniato su di una cultura gestionale peggiorata nel tempo, confortata dall'assurdo che gli investitori hanno speso fior di milioni per comperare zone, intese come punto d'arrivo, pensando a fare cassa, non impresa. La difficoltà riscontrata nel tempo, a raggiungere le cifre sperate, ha portato a soluzioni di bassa concorrenza sulle tariffe e nell'offerta. Le attività che richiedono spazi appositi sono una decina, ognuna occupa in media dai trenta ai duecento metri quadrati, aggiungendo cabine e pedane sparisce la sabbia. A questo spontaneismo selvaggio c'è una soluzione, impostare una diversa cultura manageriale che veda nella spiaggia il primo volano per risollevare il Sistema Rimini, legandola strettamente agli alberghi, per arrivare al famoso pacchetto da vendere con apposite specializzazioni in tutto il mondo, legato a marchi famosi che hanno un potere enorme in termini pubblicitari. Ci sono migliaia di esempi che ci vedono assenti, impegnati in guerre ridicole, con bagnini, come i vecchi camerieri all'ingresso dei bar, che invitano i clienti per farsi una indecorosa concorrenza ribassista. Se non scommettiamo sul futuro con le regole del mondo e ci chiudiamo nei piccoli egoismi o amenità come l'ultima cazzata dei ciringuitos, significa che abbiamo già scelto di gestire la fine, saremo in compagnia di Palas, Fiera, aspettando il Trc ed il secondo Fellini. A Roma o Bruxelles andiamoci con un progetto, lasciando i Pizzolante all'areoporto. Smettete di paventare l'arrivo della Bolkestein con stupidate come l'invasione cinese, quando spendiamo milioni per andarli a cercare a Shanghai. Amici del Movimento 5 Stelle, siete l'unica forza politica in campo in grado di agire in termini autenticamente liberi, le vostre spalle forse non sono preparate per reggere la responsabilità che vi pioverà per volere degli elettori, non fate sbagli, meno vi muovete, meglio è, come dice Beppe, stanno facendo tutto loro, a Rimini di più e peggio. I piloni del Palas erano il primo segnale del terremoto finanziario ed etico, le scosse d'assestamento dureranno anni.