giovedì 12 aprile 2012

La Politica del Debito


Comincia a fare capolino la situazione patrimoniale della città, il dramma, come affermiamo da tempo, è che i debiti reali rispetto ai numeri disastrosi già presentati, devono essere moltiplicati almeno per tre. Nel conteggio presentato dalla sempre brava Dott.ssa Vandi, mancano quelli delle partecipate, nelle più importanti come Fiera/Palas e nella famosa Holding, il nostro pro-quota supera largamente la cifra ipotizzata, divisa equamente per ogni cittadino. Non abbiamo letto dei costi stimati per il Trc ed il sistema fognante, mentre il Seminario fa parte di quelli che stiamo ammortizzando, con il triste primato di essere il comune più indebitato della Regione nel rapporto con i cittadini residenti. O li aumentiamo o caliamo i debiti, non esiste classifica sfigata che non ci veda primeggiare. Continueremo con la politica delle promesse non mantenute dopo avere sballato quella del debito, a Rimini non si vede da mesi un cantiere pubblico aperto. Normalmente il fabbisogno della Città in termini d'investimenti si aggira sui 30 milioni, cifra tenuta bassa tenendo conto della situazione montiana, abbiamo goduto di periodi di splendore nelle legislature del Duo Ravaioli&Melucci, grazie all'alienazione del patrimonio convertito in rotonde e marciapiedi, le strade erano troppo impegnative, meglio girare intorno. Alla fine l'assessore ai debiti riuscirà anche a compilare il bilancio della miseria, non avendo intenzione di ridurre la spesa corrente, dando qualche dimostrazione di volontà politica, riducendo assessorati e consulenti d'immagine, lo staff del consiglio comunale lo si può mandare in cig e chiudere il rubinetto delle elargizioni, altrimenti produrremo un disegno contabile utile solo per mantenere in vita l'apparato. La Città ha bisogno d'altro, compreso amministratori degni di questo nome, il momento garantirebbe un vasto appoggio popolare, dare niente ai soliti per concedere più a Rimini. Le saraghine e le feste vanno bene ma il piatto principale è un altro, da nove mesi non esce una proposta, non riescono nemmeno a scaricare sul loro Governo le colpe, questo ci allieta e ci priva della lettura dei pistolotti petittiani. Ci piacerebbe costituire una Commissione Giovannini per indagare sugli introiti straordinari degli ultimi 10 anni, vedere dove sono finiti e perchè. La vendita dei gioielli di famiglia, oneri di urbanizzazione in momenti di mattoni grassi, suolo pubblico e pubblicità, tralasciando i canoni demaniali, su questi le colpe sono ben altre. compongono una massa imponente superiore ai trecento milioni, sprecati senza un disegno culturale e strategico. Avevamo un gioiello di motore nella Città l'hanno trasformato in una Ducati, si sorreggono con la casta consociativa, la foto dell'inaugurazione del Palas con i sempre presenti è il quadro del Duemila, vogliono annullare tutte le norme europee anche il meteo se prevede pioggia va cambiato