giovedì 12 aprile 2012

Profughi

Voglio innanzitutto esprimere il compiacimento per l’odg presentati questi giorni dai 3 consiglieri comunali di Rimini, e Cgil, la ritengo una buona idea, ma estemporanea, fine a se stessa. Serve per la tutela dei diritti di tanti profughi dalla Libia che sono stati ospitati nel nostro territorio, ma perché non ci si occupano degli immigrati che risiedono a Rimini da anni e ci lavorano, per quelli che sono nati in riminese, Per i loro diritti, per il loro inserimento nel mercato di lavoro, senza aver mai potuto acquisire i diritti basilari, quelli che danno dignità alle persone? Dando un’occhiata alla situazione dell’immigrazione nel nostro territorio, secondo il mio punto di vista, l’argomento toccato dai tre consiglieri comunali e Cgil è l’ultimo in ordine di priorità: attorno ai profughi libici sono stati costruiti progetti mirati, ci sono numerose associazioni che si occupano di loro, con dei progetti regionali e nazionali e la loro posizione segue quella che caratterizza i rifugiati politici, inoltre va detto che la situazione in Libia sta lentamente tornando alla normalità per cui stiamo parlando di una situazione in cambiamento. Mi chiedo che fine ha fatto la campagna di raccolta firme “L’Italia sono anch’io”, penso che le firme raccolte resteranno ancora a lungo negli armadi, insieme con altre iniziative simile fate anni prima, proprio come ho sostenuto dall’inizio, perché sento che il problema dell’immigrazione è l’ultimo dei problemi per la politica italiana e per quella riminese. E’ certamente più facile occuparsi dei rifugiati politici della Libia che prendere in mano situazioni locali che potrebbero essere fastidiose per quelli nominati su le deleghe sull’immigrazione, ma non capaci della situazione, situazione che si sta rapidamente aggravando sulle le spalle di quei immigrati che da anni hanno contribuito alla città, e la politica sembra che vuol liberarne, su di loro, lasciandoli al destino e ai nazistici, dopo che ne ha avuti i suoi frutti. Il termine integrazione è fra quelli più usati e abusati, ma di che cosa stiamo parlando se lo è mai chiesto qualcuno? Ci si lamenta degli immigrati identificandoli con i delinquenti, con coloro che non rispettano le regole, che dopo che li hanno sfruttati e umiliati, sono i primi a venire licenziati, molto spesso ci viene imposto di aprire Partite Iva ingiustificate, altrimenti ci aspetta il lavoro nero, stiamo perdendo ciò che abbiamo conquistato durante i venti anni con il caro prezzo del mercato in due giorni con il prezzo stracciato, ci sono poche leggi che ci tutelano, in più non veniamo mai ascoltati; sono sempre gli altri a sapere cosa è giusto per noi e di che cosa abbiamo bisogno! Ad esempio i 100.000€ destinati dalla Regione per l’Immigrazione dell’anno scorso nel riminese sono finiti alle solite 4/5 associazioni che senza mai coinvolgere le associazioni degli immigrati hanno deciso come stanziare i fondi. Quante repliche di corsi d’italiano vengono fatti sul territorio, forse ne basterebbero meno, forse sarebbe necessario fare altro, ma chi è mai venuto a chiedercelo? Per sgomberare il campo da ogni dubbio, non sono interessato a dividere nulla, vorrei solo che la mia gente stesse meglio. Hanno deciso di vivere e di lavorare a Rimini, di far nascere qui i loro figli e di farli studiare, si sentono cittadini riminesi, quanto ancora devono aspettare prima di poter essere ascoltati?


 Edmond Kumaraku