sabato 18 luglio 2015

Anche questa non è male

Sull'importanza dell'opera e personalità di Lenin, parlano il corrispondente di "Pravda" Víctor Kozhemiako ed il filosofo, sociologo e scrittore Alexander Zinoviev -21 Gennaio 2004. 
Lenin: La personalità più rilevante del secolo XX Traduzione dal russo di Josafat Sánchez Comín Un'enorme influenza sull'umanità Víctor Kozhemiako: Si compiono 80 anni dalla morte di Vladimir Ilich Lenin… In passato, nel Paese, le date relative a Lenin si celebravano in unico modo: si rendeva omaggio, si esprimeva riconoscimento e gratitudine al fondatore del primo stato socialista del mondo. Ora quello stato non esiste più e l’atteggiamento ufficiale verso Lenin ha finito col diventare esattamente l’opposto. 
Qual è la sua opinione in merito? 
Alexander ZINOVIEV. Non parlo qui come seguace delle idee del marxismo – leninismo, bensì come scienziato, ricercatore che si lascia guidare soltanto da un principio: la verità e solo la verità, a qualunque prezzo. La mia opinione, che ho già avuto modo di esprimere in varie occasioni è la seguente. Egli è uno dei più importanti personaggi nella storia dell'umanità ed il personaggio più rilevante del secolo XX. Quando mi chiedono di nominare le maggiori personalità del secolo scorso, dico sempre e ripeto: Lenin e Stalin. Il secolo XX è quello di Lenin e Stalin. Benché da giovane io fossi antistalinista, nonostante fossi stato arrestato e carcerato alla Lubianka etc., oggigiorno la mia conclusione è proprio quella. E se faccio questa osservazione è perché ho seri motivi per farla, in qualità di scienziato. 
Víctor Kozhemiako: Qui, Alexander Alexandrovich, sorge una questione, la stessa su cui muovono molti anticomunisti, compresi quelli che riconoscono la grandezza di Lenin. Essi dicono: un grand’uomo può esserlo in modo positivo o negativo. Riteniamo che sia stato un genio, ma un genio del male.
 Alexander ZINOVIEV.Non chiamerei Lenin e Stalin le maggiori personalità del secolo XX se lo fossero in senso negativo. Nonostante tutti i difetti che possano essere indicati da qualunque critico, se giudichiamo nel suo insieme il ruolo giocato da Lenin nella storia, non c'è dubbio che è stato più che positivo. Dubito che si possa trovare qualche personaggio che in questo senso gli possa essere paragonato. Nel secolo XIX potrebbe essere paragonato con Marx. Può essere equiparabile in quanto al suo significato storico. Il secolo XIX passò alla storia come il secolo dove sorse l'ideologia più influente nella storia dall'umanità; l'ideologia marxista. Già nel suo secolo, svolse un ruolo colossale, trasformandosi nel XX in uno dei fattori più decisivi per l'evoluzione del mondo. L'enorme merito storico di Lenin consiste nel fatto che sviluppò l'ideologia marxista, contando sui cambiamenti che avevano avuto luogo all'inizio del XX, creando una dottrina, che possiamo chiamare leninismo, a cui fece compiere un considerabile passo avanti in relazione al marxismo. Dopo, avvalendosi di quella dottrina, Lenin creò il partito bolscevico, un partito rivoluzionario. Non appena si diedero le circostanze storiche, quel momento fu sfruttato. Non conosco un altro caso in tutta la storia di tale importanza, uno in cui l'apporto di una singola persona sia stato tanto rilevante. Se non fosse esistito Lenin, la rivoluzione d’Ottobre e più tardi l'Unione Sovietica, non sarebbe sorti, e con loro non sarebbe nata nella storia una completa linea evolutiva paragonabile al mondo capitalista occidentale. Questa nuova linea evolutiva esercitò un'enorme influenza per il seguente sviluppo dell'umanità. Vedendolo da questo punto di vista, senza dubbio Lenin è il personaggio numero uno.
 Víctor Kozhemiako: Ma oggi ci fanno la domanda: fu necessaria la rivoluzione, tenendo in conto tutte le sofferenze che causò? Ed una seconda questione; dopo la caduta dell'Unione Sovietica, visto il ritorno al regime di proprietà privata, a che sono serviti tutti gli anni di dominio sovietico Per caso non sarà stato tutto invano, non necessario?
Alexander ZINOVIEV. Quel tipo di domande ed affermazioni non hanno senso. Direi che servono come testimonianza della miseria intellettuale, e dell'odio viscerale verso tutto quello che rappresenta il marxismo, il leninismo, il comunismo. Perché sono assurde? La rivoluzione non sorse dal niente. Fu il risultato logico di un processo di secoli, frutto della lotta dei migliori rappresentanti del genere umano. 
Víctor Kozhemiako: Che cosa la fa pensare così?
 Alexander ZINOVIEV. Analizzo come sociologo l'evoluzione dell'umanità, la rivoluzione e l'epoca post-rivoluzionaria. E posso assicurarle che se non si fosse scatenata la rivoluzione d’Ottobre, se non si fosse formata l'Unione Sovietica, se il movimento comunista non avesse svolto il ruolo che giocò, l'umanità starebbe già da tempo sulla strada della degradazione, ed ora si troverebbe in uno stato terribilmente deplorevole. Grazie alla rivoluzione comunista l’umanità fu allora salvata dell'abisso, quello di una terribile retrocessione. Per quel motivo il colpo ricevuto dalla distruzione dell'Unione Sovietica, la distruzione del comunismo sovietico, ha determinato un enorme perdita per l'umanità. Come risultato si è prodotto una retrocessione evolutiva. L'umanità è entrata in un ramo inferiore dell'evoluzione. Analizzando quello che sta succedendo ora in Russia, quello che vediamo, è che il golpe anticomunista ha generato l'inizio di una persecuzione, di un"pogrom" contro tutti i grandi risultati del periodo sovietico. Stanno promuovendo che si generi la sensazione che tutto nell'epoca sovietica è stato inutile. Tuttavia, i risultati del comunismo sovietico, iniziato da Lenin, hanno lasciato una profonda orma nella storia dell'umanità. L'influenza della nostra rivoluzione e quello che si faceva nel nostro paese, è stato tanto importante per l'umanità che perfino l’occidente, nonostante tutto, ha seguito il nostro cammino. Molti risultati, alcuni dei quali li possiamo vedere ad ovest, non sarebbero stati possibili se non fosse esistita l'Unione Sovietica, se non fosse esistito il concorso dei due sistemi. Analizzando il mondo occidentale, posso dimostrare fino a che punto ci ha copiati e tutto quello che ha fatto sotto l'influenza dei successi del movimento comunista nel secolo XX.
 Víctor Kozhemiako: Si riferisce sul piano sociale?
 Alexander ZINOVIEV.Sul piano sociale e in tutti i sensi. Il progresso tecnico - scientifico e molte altre cose. Come sociologo posso affermare che questo scatto repentino di tendenze privatizzatrici, è già di per se agonizzante. Non è qualcosa che sia venuto per rimanere in eterno, è qualcosa che non può durare molto tempo... L'umanità non potrebbe esistere se quest’abbrutimento continuasse. … Cosicché non si può parlare di Lenin né della nostra rivoluzione dicendone che non è servito a nulla… Perché non solo era necessario farlo, era però necessario sapere cosa difendere. E che abbiamo come risultato? Una capitolazione senza combattimento, per così dire. Certo, tenendo in conto il fattore del tradimento degli alti responsabili. Víctor Kozhemiako: Ed il fattore della propaganda di incredibili proporzioni, includendo quella antileninista, che hanno stordito il paese.
Alexander ZINOVIEV. Naturalmente. Questo ha sempre fatto parte della propaganda anticomunista. L'anticomunismo è stato l'elemento più importante dell'ideologia occidentale, e lo screditare e diffamarne i suoi leader sono una componente imprescindibile dell'anticomunismo.
 Víctor Kozhemiako: Prima Stalin, e dopo Lenin.
Alexander ZINOVIEV.Li hanno screditati contemporaneamente, solo che in misura maggiore o minore. Ora dicono che hanno trovato certi documenti… Il mio disprezzo più grande è proprio per quella gente. Sono sciacalli, depredatori, immondizia preistorica. Le sue azioni furono dettate dalle circostanze del suo tempo.
Víctor Kozhemiako: E su questo argomento, la questione sulla personalità di Lenin; come definirebbe le qualità umane di Lenin paragonate con questa gentaglia? Alexander ZINOVIEV. Sa? Esenin aveva ragione quando diceva: "ciò che è grande si vede meglio da lontano." Possiamo prendere qualunque grand’uomo, supponiamo Napoleone, e scrivere: aveva piaghe, soffriva di stomaco, era di bassa statura e pancione. Ma Napoleone continuerà ad essere Napoleone. A dispetto di tutto, egli fu chi riuscì a vincere tutte quelle battaglie ed assestare un colpo al feudalesimo, come nessuno aveva fatto prima. Ricordo come alcuni anni fa intervistavano in televisione uno studioso del cervello: “Dicono che Lenin era un genio, e noi abbiamo analizzato il suo cervello e non abbiamo scoperto niente di geniale." Questa persona non è solo stupida, ma anche insolente. E se gli avessero fatto analizzare il cervello di Kant che si sa che aveva la testa piccola? Ma era un genio! La testa più grande può averla qualcuno con la sindrome di Down. La gente bisogna giudicarla dai suoi atti. Per quel motivo Lenin, a parte le sue qualità umane, merita tutta la nostra ammirazione.
Víctor Kozhemiako: Ultimamente, ascoltando osservazioni sulla crudeltà della rivoluzione, parlano e scrivono della crudeltà patologica di Lenin come uno dei tratti della sua persona. E sembra che abbiano convinto molti.
 Alexander ZINOVIEV. Che sciocchezza. Fu davvero una gran rivoluzione. Per caso i nemici erano seduti come agnellini, mentre i mostri di Lenin e Stalin andavano con le loro rivoltelle fucilando chi volevano? Ci fu lotta. Una lotta colossale. I nemici e gli occupanti stranieri non fucilarono nessuno? In gioventù, per ignoranza, anche io li criticavo. Quindi con gli anni, e la saggezza che ti danno, mi misi a riflettere: Sta bene, Zinoviev, ma che cosa avresti fatto tu se fossi stato al loro posto? E la conclusione poteva essere solo una: non avrebbero potuto agire altrimenti. Altro che speculazioni su "crudeltà", "repressioni" etc. Agire altrimenti, storicamente era impossibile. Tutto quello che si fece, fu determinato dalle circostanze. Dirò di più. Se di qualcosa si possono accusare Stalin e Lenin, secondo la mia opinione è che si imbarazzarono. Quanta merda lasciarono, quella che sta uscendo ora alla superficie. Ed il male che quella spazzatura sta facendo al nostro paese. Il male che questa gente sta facendo non è paragonabile con gli errori di Lenin o Stalin, è decine, cento di volte maggiore. Per la prima volta nella storia l'indice di mortalità ha superato quello di natalità, ed il numero di russi ha cominciato a scendere a passi da gigante. Stanno annichilendoci, in tutto il significato della parola. E su questo scenario si permettono di versare diffamazioni su Lenin e Stalin, obbligando il paese a dimenticare, il paese da loro creato.
 Víctor Kozhemiako: In effetti, le nuove generazioni non sanno nulla dell'educazione e sanità gratuite ed universali, della quasi gratuità dell'abitazione e molte altre cose che i giovani di oggi non possono neppure sognare. I risultati della nostra scienza e cultura… vogliono che tutto quello sia dimenticato…
Alexander ZINOVIEV. L'ho già detto in più di un'occasione e non mi stancherò di ripeterlo: Il periodo sovietico è stato il vertice della storia russa. Tempo fa dissi che in caso di distruzione del sistema sovietico, ciò che l’avrebbe sostituito, sarebbe stato un'enorme retrocessione. Qualcosa che può condurre alla morte dei russi come popolo. In sostanza, siamo su quella strada. Salvò la Russia Víctor Kozhemiako: Allora si può dire che Lenin, che oggi quasi accusano di russofobia, nella sua epoca salvò il Paese e la Russia. Non è così?
 Alexander ZINOVIEV. Completamente d’accordo. Ma a quanto appena affermato va aggiunta una circostanza. Tutto quello che è successo e sta succedendo ora nel pianeta, non può ridursi solo alla lotta di sistemi sociali. Poiché in Occidente rimane chi portò e continua a portare una guerra contro il nostro paese, il comunismo, in un certo senso, era solo una scusa. Se non fosse esistita la rivoluzione di Ottobre e l'Unione Sovietica, se non fosse stato creato lo stato sovietico in Russia, l’Occidente avrebbe spianato e conquistato questa regione da tempo. Víctor Kozhemiako: Cioè che la lotta di Lenin per lo stato sovietico, lo era anche per la Russia.
 Alexander ZINOVIEV. Possiamo affermare con serenità che il sistema sovietico, sorse come forma di sussistenza dei paesi dell'impero zarista e del paese russo innanzitutto. Nella situazione di allora, senza la direzione di Lenin, la Russia si sarebbe trasformata da tempo in una colonia, e sarebbe andata in pezzi. Víctor Kozhemiako: Che è propriamente quello sta succedendo dal 1991. Vedere per credere… 
Alexander ZINOVIEV. Ed ora dietro la distruzione del sistema sovietico, questa tendenza continua. Vorrei anche aggiungere che gli avanzamenti sociali che facemmo, furono imitati ad occidente. Io scrissi: "Sembra che l’Occidente si sia offeso per come i russi lo sorpassavano, in uno spazio minimo di cinquanta anni." Hanno schiacciato i russi, ed ora vogliono adottare i progressi che si fecero nel nostro paese. Lei dice: riconoscere l'apporto di Lenin. Non lo faranno mai. Tutto quello che facemmo, ce lo stanno rubando presentandolo come un loro risultato. Ci vogliono cancellare dalla storia. Non perché Lenin fosse un miserabile. Al contrario, perché egli fu grande. Lenin e Stalin li cancellano, e gente come Gorbachev o Yeltsin o i suoi seguaci, sono saliti agli altari. Ricordo, e questo neanche molto tempo fa, Yeltsin intervenendo in qualità di segretario del comitato locale, nel plenum del CC del PCUS, dicendo: Giuro davanti al CC e personalmente davanti a Leonid Ilich Briezhnev… Appena ci giriamo, vediamo questo tipo che corre al Congresso USA dove dichiara: giuro che non permetteremo il rinascere del mostro del comunismo. Ma che è questo? Che razza di gente è questa? E Gorbachev, che continua ora a dire che fin dall'inizio si era fissato come obbiettivo la distruzione del sistema sovietico. Qualcuno può immaginarsi quest’individuo, questo grigio arrampicatore sociale uscito dal Komsomol, che mordeva perfino il metallo per potere salire la scala sociale, che pensasse fin da allora di distruggere l'Unione Sovietica? Né che fosse stato cooptato dai servizi segreti occidentali. Perfino i suoi capi di allora non potevano sognarselo. Come cominciò la guerra fredda? Quale era il suo obiettivo? Limitare l'influenza dell'Unione Sovietica in Europa. Limitare! Solo quando Gorbachev riuscì a raggiungere il vertice, parlarono di liquidarla… Da Lenin e Stalin… a Yeltsin e Putin Víctor Kozhemiako: È amaro vedere i risultati dell'allontanamento del paese da Lenin.
Alexander ZINOVIEV. La cosa più terribile sta nel vedere come la conseguenza della scomparsa del sistema sociale che fu creato nel nostro paese grazie allo sforzo di quei titani dell'umanità come lo sono stati Lenin e Stalin, la Russia ha perso la capacità di sopravvivere nelle condizioni attuali nel nostro pianeta, di difendersi e di difendere la sua dignità nella storia. Era un'aspirazione dell’Occidente. L'era stato sempre, ma specialmente dai primi giorni di esistenza del sistema sovietico, impiantato con la direzione di Lenin. Si è compiuto un crimine contro le migliori genti del nostro paese. Un crimine che continua, e che inoltre è diretto dal potere, ed appoggiato dall’autodefinitasi élite intellettuale e culturale. Víctor Kozhemiako: Potremmo dire che ha adottato un carattere sistematico, diretto.
 Alexander ZINOVIEV. Stiamo assistendo ad un'autentica orgia della proprietà privata, della controrivoluzione. È una reazione non solo al periodo sovietico, ma di fronte a tutto quello che è accaduto nel mondo dall'epoca del Rinascimento. Stanno conducendo il mondo alla penombra del medioevo. La violenza si esercita in tutti gli ambiti. Ed il fatto che l'impero degli USA imponga la sua legge al mondo, è qualcosa di terribile. L'Unione Sovietica era l'unico contrappeso. Ora possono fare quello che vogliono. Non finiremmo se enumerassimo tutto quello che ha perso il paese di Lenin negli ultimi anni. In parte abbiamo parlato già di ciò. Vorrei solo aggiungere una cosa. Nell'epoca sovietica, cominciando da Lenin e dopo continuando con più forza con Stalin, nella vita del nostro paese si era introdotta quell'aspirazione a creare un futuro migliore. C'era un dinamismo poco usuale in tutto quello che facevamo, una specie di tensione storica. Per difficile che fosse sul piano materiale, e qualunque cosa capitasse, tutti ci sentivamo un po' come se condividessimo qualcosa di importante. Víctor Kozhemiako: Condividendo una missione storica.
 Alexander ZINOVIEV. Qualcosa di epico. Ora tutto questo è stato distrutto. Quel sentimento di attaccamento alla storia è stato liquidato. Quello era un importante fattore di coesione e mobilitazione che determinava tutta la vita del paese, dalle più alte istanze, fino alle più piccole cellule della società. Il paese, per così dire era calamitato. Tutto questo è sparito. E che abbiamo? Una completa decomposizione morale ed ideologica della società. La degradazione. Se notiamo come vive ora la maggioranza della gente, sorge la sensazione di un continuo scoppiettio. Perché vivono? Pensano per caso al futuro del paese? No, è come se li avessero liberati di quella preoccupazione. Ed in cosa si sono convertiti? C'è una enorme caduta del livello di produttività della popolazione. Io introdussi a suo tempo, il concetto di coefficiente di utilità sociale, o produttività. La struttura della popolazione nell'epoca sovietica: come minimo l’80 percento lo componevano gente socialmente utili: operai, contadini, ingegneri, meccanici, tecnici, medici, maestri, scienziati, ufficiale etc.¡80%! Il 20 percento restante non è che fossero parassiti, ma socialmente meno utili. Che cosa abbiamo ora? La correlazione è direttamente contraria. Noti chi compone ora la popolazione russa. L'apparato burocratico si è raddoppiato in paragone a quello esistente in tutta l'Unione Sovietica! Si è moltiplicato varie volte il numero di ristoranti, negozi di ogni tipo, casinò ed altri centri di divertimento. Si considera questo come qualcosa di buono. Ma in questi commerci è occupata la parte più fiorente della nostra gioventù. Senza nessun altro incentivo. Il suo livello morale ed intellettuale è vicino allo zero. E quanta gente in passato è entrata a far parte delle bande di delinquenti? La tossicodipendenza ed alcolismo hanno raggiunto cifre scandalose. Questo è quello che è successo.
 Víctor Kozhemiako: E la produzione in larga misura distrutta.
 Alexander ZINOVIEV. La produzione, la scienza, la cultura… Come risultato un professore di università, con decine di scoperte e centinaia di pubblicazioni scientifiche, riceve molto meno di un vigilante di qualunque impresa privata. Quello che è successo è un'aberrazione totale della scala dei valori.
 Víctor Kozhemiako: Questo è quello che abbiamo dietro la distruzione del paese di Lenin.
 Alexander ZINOVIEV. È chiaro, una società che si trova in questo stato, non necessita di Lenin. Quello che oggi abbiamo sono politicoli, che i mezzi di comunicazione gonfiano come bolle di sapone. Dalla sera alla mattina, li abbiamo sullo schermo del televisore, ed abbiamo la parvenza di qualcosa. Io introduco quello che definisco “imitazione teatrale della vita." O come dicono: virtuale. Ha allontanato l'aspetto fondamentale dall'esistenza, anteponendosi. Tutta quella teleimmondizia, tutta quell'ostentazione. Nel periodo sovietico criticavano l'ostentazione… ora è peggio mille volte. Tutta quell'irresponsabilità civile e sociale che caratterizza i nostri attuali dirigenti, pervade tutti i livelli sociali.
 Titani e pigmei Víctor Kozhemiako: Realmente, è ripugnante vedere ed ascoltare, i nostri politici attuali, che non sprecano la minima opportunità, per sporcare e ridicolizzare la figura di Lenin, per presentarlo trascurato, vestito di nero, e vederli tirare fuori molte delle sue dichiarazioni estrapolandole dal loro contesto. Così per esempio durante il suo recente intervento nel programma televisivo "parlando al paese", Putin non sprecò l'occasione di dire che Lenin considerava i russi cattivi lavoratori. Questa citazione a metà è estratta dai "Compiti imminenti del potere sovietico", dove si stava riferendo ai miglioramenti necessari nell'organizzazione del lavoro. Per non parlare del resto dei membri del governo che non perdono occasione per screditare, denigrare Stalin e Lenin.
 Alexander ZINOVIEV. Uno dei motivi per cui lo ridicolizzano è per esaltarsi se stessi. Lenin è un Titano, e loro soltanto dei pigmei. Tutto quello che sanno fare è distruggere. Pur di ingrandirsi, si prestano a tutto quello che lei ha detto. Ci sono due strade: fare meglio di quello che fecero i nostri predecessori, o disprezzarli. Se i nostri predecessori li presentiamo come qualcosa di brutto ed insignificante, noi non possiamo sembrare gente migliore. Quella è la strada che hanno scelto. Ma penso che non potranno evitare il giudizio della storia. Il significato di Lenin, il suo enorme sedimento, la sua personalità e tutti i suoi meriti davanti alla Russia e davanti all'umanità non potranno essere occultati dalla calunnia. Un Saluto
Nuvola Rossa