martedì 28 luglio 2015

Pensi per lei

E' la classica frase (Pensi per lei) che un tutore dell'ordine ripete quando il cittadino ritiene di avere subito una disparità di trattamento. Io ne ho una (assurda) con la Sezione Amministrativa del Comune che non riesce (?) a trovare il nome e perfino il cognome dell'attuale Presidente del Circolo Nautico. Potrebbe chiederlo al Delegato. E' una affermazione condivisibile quando ci sono provvedimenti punitivi. Siamo stati la Capitale dell'Abuso. Circa 40 mila istanze di condono e forse altrettante non la potevano nemmeno richiedere. Dobbiamo però risalire ai momenti in cui nella nostra Città anche i centimetri avevano un valore altissimo, figuriamoci i metri ed i piani..in più. Se vigesse il metodo che prima di colpirne uno, dobbiamo colpire tutti, sarebbe la fine di ogni provvedimento sanzionatorio. Vale anche per le multe stradali. I vu cumprà hanno una legislazione diversa. Questo agire deve però essere limitato ai soggetti deputati al controllo. Chi amministra (?), anche fingendo, non può usarlo come alibi per non colpire nessuno. Non siamo sulla spiaggia. Nei Tribunali si ostinano a mantenere quel bellissimo aforisma della legge uguale per tutti. Fatta, come sempre, questa breve premessa, sono rimasto "basito" nel leggere la disinvoltura (?) con la quale l'assessore competente (al ramo), parla di questi problemi. Mette alla "berlina" i cittadini che si denunciano fra loro per veri o presunti abusi edilizi. Sembrano le storie di Bulgakov ne "Il Maestro e Margherita" dove i condomini (sovietici) si denunciavano reciprocamente. Cit. Cancelliere. Riesco a comprendere e perfino condividere le ragioni per le quali Gnassi lo tiene fuori dai giochi. Molti cittadini, in merito a quanto allegramente asserito, si chiedono, in termini per niente scherzosi, quali siano le ragioni dell'attuale caos calmo urbanistico. Sarebbe davvero irridente se ricordassi che l'attuale delegato c'era silenziosamente anche ..prima. Sotto la furba regia di Melucci, venne adottato un Piano Strutturale, forse peggio del Piano Regolatore di Chicchi (dura). E' sparito dal 2006 nei capienti armadi di via Rosaspina. Chi demolirà quel palazzo troverà tonnellate di scheletri deliberativi. Già il fatto che esistano abusi che il cittadino conosce, mentre la pubblica amministrazione no, stona profondamente, rasenta il ridicolo. Una realtà che viene descritta come generalizzata, visto i tanti, a suo dire, che fanno uso di queste rivendicazioni. La dico in maniera più brutale, comprensibile anche per i non addetti ai lavori. La questione degli abusi edilizi, come tante, troppe, riguarda in primo luogo lo strano..rispetto della legge. Abbiamo passato ormai da troppo tempo il Rubicone del sopportabile. Uso un modesto campione degli esempi più facili da perseguire: Viale Vespucci con sosta selvaggia, collaudi delle feste, spiaggia, oltre a quello "tremendo" del mio Circolo Nautico, occupazioni demaniali dei bar su aree non concesse, commercio ..abusivo, alberghi e case affittate che non rispettano nessuna norma se non l'ingordigia. Sufficiente? Tralascio per ragioni di spazio e non infierire, quelli normali: tende, tettoie, ampliamenti, sopraelevazioni, trasformazioni, urbanizzazioni, piscine, garage. E' naturale che solo una mediocre amministrazione nella quale non riesce nemmeno ad essere inserito tra i "preferiti", può pensare di continuare con questo andazzo. Se volete un restyling che permetta di mascherare le brutture ed i fallimenti imprenditoriali, allora Gnassi è l'imbianchino migliore sulla piazza. Lo dico sempre più convinto di avere avuto ragione. Magra consolazione. Il paziente è morto ma il Sindaco non lo sa. L'assessore neanche.