venerdì 17 luglio 2015

Qualcosa mi aspettavo

Caro Lugaresi, devo dire che qualcosa mi aspettavo dalla pubblicazione dell’intervista ad Aleksandr Zinov’ev pubblicata ieri da Salvarimini. Questo nonostante il grande matematico e filosofo sovietico/russo sia un personaggio praticamente sconosciuto in Occidente perché, dopo il suo ritorno in Russia nel ‘99 e le sue prese di posizione, da noi è scattata una vera “damnatio memoriae”. I suoi libri molto diffusi quando era “dissidente” sono diventati introvabili e anche Wikipedia gli dedica poche righe. Questo per dirti che i numeri di lettori che mi hai dato ieri e oggi dell’articolo in questione mi hanno sorpreso positivamente aldilà di ogni aspettativa. Aspettativa che pure c’era. A questo punto, proprio perché sarà difficile per gli interessati andare alla ricerca delle opere di Zinov’ev, mi permetto di suggerire la lettura di un succedaneo. Si tratta di un saggio di Luciano Canfora del 2008 intitolato: “La democrazia. Storia di un’ideologia”. So che al nome di Luciano Canfora qualcuno (anzi molti) storceranno il naso. Il motivo è intuibile date le posizioni dello storico italiano nonché la sua tendenza alla frequentazione in passato di ambienti “radical chic” che comunque non gli hanno riservato un gran trattamento né hanno apprezzato le sue tesi. Comunque ti assicuro che il libro è valido ed è edito da Laterza appunto nel 2008 e contiene tesi interessanti e più accessibili al lettore italiano rispetto alla ben più grande ma ben più difficile parabola di Aleksandr Zinov’ev. Con stima:
Il Cancelliere.