martedì 28 luglio 2015

Rimini e la carriera ad Don Cioc

Chi ha girato la boa dei 50, si ricorderà il famoso detto romagnolo, "Te fat la carriera ad Don Cioc". Don Cioc, da Papa era diventato chierichetto. La stessa carriera a rovescio che ha fatto Rimini: da capitale del turismo a capitale della sporcizia e della delinquenza. In questa città l'unica aiuola tenuta decentemente è (guarda caso) quella di fronte alla Fiera. Altrove, sterpi, erba secca e sporcizia. Che sia un parco, un aiuola o il bordo di una strada, la mondezza e l'incuria regnano sovrane. Per non parlare del puzzo di pesce fradicio che appesta l'aria intorno alle "oasi ecologiche" (i cassonetti della mondezza per intenderci). I "turisti" raccattati dalle feste gnassiane, arrivano già strafatti, pisciano ovunque e sbattono per terra lattine vuote, bottiglie e cartacce e se qualcuno prova a protestare viene anche malmenato mentre il suo aggressore riceve una medaglia dal Comune per il servizio reso alla città. Rimini è strapiena di delinquenti. Ladri, magnaccia, spacciatori, stupratori, mafiosi ormai la fanno da padroni e i cittadini sono sempre più indifesi di fronte ai continui soprusi di questa gente che scorazza liberamente senza che nessuna autorità si prenda la briga di sbatterli in galera. Al calar del sole, guai a uscire di casa da soli, soprattutto se sei una signorina/ora; se molli la bicicletta o la moto da qualsiasi parte, quando torni, se ti va bene, trovi le ruote. Parcheggi l'auto? Prima di andartene svuotala e poi a volte non serve nemmeno quello perchè se becchi un gruppetto di debosciati, di cui Rimini è piena, che si diverte a spaccare tutto, te la ritrovi sfasciata. Il mare continua ad essere lercio. Hanno un bel parlare delle grandi manovre di Hera (che ci costeranno lacrime e sangue senza per altro risolvere il problema) sulla costruzione delle fogne: basta andare in acqua per vederlo, e poi oggi, col fatto che non piove da un po', andiamo ancora bene...alla prima pioggia consistente vedremo le bandiere e i cartelli di divieto di balneazione, nascosti dietro alle cabine. Però le tasse aumentano in maniera direttamente proporzionale all'aumento della sporcizia, della delinquenza e dei disagi cui sono sottoposti i riminesi...con tutti i soldi che diamo al Comune dovremmo avere una città sicura e che brilla come uno specchio. Per adesso abbiamo dei "fila dritto" che, se pur utili in certe zone, non sono certo un priorità visto il degrado in cui versa questo comune. E l'anno prossimo si voterà il nuovo sindaco ma fino a questo momento, di un candidato alternativo, nemmeno l'ombra...che tristezza...
Sonia Toni