venerdì 17 luglio 2015

Disegnini

Bandi e futuro della spiaggia, non sono più argomenti interessanti? Devo dire che Gnassi si è tenuto sempre lontano, lui la spiaggia la "prende" alle spalle, dal Lungomare. Potrebbe essere anche giusto se avesse una "visione" unitaria ed un progetto che non sia il solito zibaldone di slogan, promesse e..Disegnini. Quante ne ricordate? Dalle Cartoline di Rimini rivedute e corrette rispetto a quelle fallimentari del suo nemico Melucci, al Consorzio del Porto, fino ai viaggi romani per avere in "regalo" il prezioso Lungomare. La Tosi senza muoversi si è accorta di esserne diventata "padrona". Si dice alle volte la differenza. Ho chiesto in giro se da qualche parte si parla ancora di demanio marittimo in riferimento alla Bolkestein. Novità non ci sono. L'unica notizia consolante è che sembra sia finita l'epoca dei maghetti alla Pizzolante. Pronti a raccontare ai concessionari creduloni che sia possibile regalare l'arenile ai signori della sabbia. Mi piace scherzarci sopra, ricordando che questo Blog è stato l'unico ad avere una posizione non solo seria ma programmatica. All'inizio eravamo gli eretici, i nemici dei bagnini, non parliamo dei chioschisti. Piano piano sono arrivati tutti (quasi), il M5S si è perso, mentre il Pd è con la coda tra le gambe. La Petitti ancora non ci ha capito niente ma lei sembra dedicarsi ai bilanci della regione, quelli familiari vanno a gonfie vele. Per anni hanno raccontato cazzate riprese dai compiacenti giornali mentre giorno dopo giorno la rabbia e la disperazione dei cittadini aumentava. Licenziamenti, disoccupazione, tasse, avrebbero dovuto fare riflettere su quante e quali fossero le "vere" ingiustizie. Il segreto è presto svelato: in materia di demanio, se non ci fosse stata l'Europa con la Direttiva Bolkestein, che ricordo riguarda tutti i servizi, avrebbero modificato le Leggi Italiane che (da sempre) recitano le stesse cose. Avrebbero inventato e ci hanno provato, mille furbizie interpretative. La più famosa è il Diritto d'Insistenza. Una affermazione astrusa, raccontata dai soliti furbi come esistente da sempre, in realtà introdotta solo pochi anni or sono, nelle normative demaniali. Per la semplice e corretta ragione che spesso erano molti che "ambivano" a fare i bagnini o concessionari di aree demaniali a fine di lucro. Nella realtà il Diritto d'Insistenza non è quello che strumentalmente raccontano, basta leggere il relativo articolo del codice della navigazione tutt'ora vigente che regolamenta la concorrenza tra più istanze sul medesimo bene. In caso di parità di condizioni, la gestione della concessione va assegnata attraverso licitazione privata, ossia per bando, dichiarando vincitore chi offre il canone maggiore. Tradotto significa che il diritto d'insistenza si applica nel solo caso che il nuovo richiedente non sia disposto a versare un canone aggiuntivo rispetto al vecchio concessionario. Perchè allora è stata fatta una variazione inutile? Presto detto: per fare confusione, sapendo che ogni modifica normativa che si fosse spinta verso una "esclusività" era anticostituzionale, ancor prima di essere contraria alle norme europee. Fatta lunga? Anche Gnassi con gli ambulanti e nessuno gli dice niente. Ogni tanto occorre ricordare come stanno le cose. Adesso vanno di moda le "aggregazioni" delle zone. Quando le proponeva il primitivo Piano Spiaggia dell'amico Baschetti ci fu una sollevazione. Adesso andate da Pizzolante che vi aiuta lui con la Merkel. Ho letto con piacere che Melucci non Parmeggiani ha sposato la mia tesi di una necessaria e preliminare legge quadro. Forse perchè memore della batosta alla sua legge demaniale regionale fatta unitamente al presidente Errani, bocciata dall'Europa e costretto il governo Berlusconi a procedere al ritiro. Considerato che oggi Melucci è solo (?) un privato cittadino, l'unica cosa certa che ancora una volta sembra in contrasto con il Sindaco Gnassi, il quale pur abbandonata l'arroganza del "il demanio sono io", per il porto ed amato Consorzio aspetta ancora la "sdemanializzazione". La capacità imprenditoriale deve fare la differenza non l'essere amico. Per diventare realtà si deve passare attraverso un obbligatorio cammino programmatico in un legittimo contesto urbanistico. Occorre una norma nazionale che affidi la competenza demaniale ai comuni, fatto salvo l'aspetto domenicale e subordinatamente alle dovute pianificazioni operative: azzonamenti, utilizzi, superfici edificabili. Rimini potrebbe essere ad un buon livello recuperando l'originario piano spiaggia. Le due modifiche sostanziali da espletare sono: 1) Definizione diretta delle concessioni che saranno messe a bando. 2) Inserimento negli azzonamenti delle aree pubbliche a monte, i lungomari ed affini. Saranno gli operatori esistenti ad espletare una proposta di concessione generale, anche attraverso un consorzio. A quel punto o si mangia quella sabbia o si salta dalla ruota. Per attirare potenziali concorrenti comprese le fantomatiche multinazionali che a mio parere si chiamano solo..Hera, servono valori ed interessi aggiunti. Spiaggia ed albergo fanno parte della medesima offerta compresi i servizi, da promozionare unitariamente. Dico queste cose da una vita. Siamo partiti dai bagnini che si credevano (?) i padroni della spiaggia, non possiamo impiegare altri venti anni. Il tempo stringe, quest'estate sarà ricordata come la più calda e la più vuota.