sabato 11 luglio 2015

Un equilibrista

E' diventato per tutti difficile lavorare. Sia per quelli che non lo trovano più, sia per quelli che vogliono conservarlo. Non l'ho fatta nemmeno troppo lunga per "atterrare" sul Pungiglione del Carlino. Ormai per noi, vecchi ammiratori di Fortebraccio è l'unica spinta per dire di avere letto il giornale. Questa mattina il Direttore Muccioli ha tentato una difficile traversata sul sottile filo dell'ironia calpestando però quello della verità. L'interlocutore era di tutto rispetto: Giovanni Rimondini, noto propugnatore del "com'é e dov'è" a proposito del Teatro. Nella sua lettera (barocca) ma molto pesante nei confronti dell'Amministrazione Comunale, attacca duramente, accusandola di uso improprio di "pene" altrui, affermando che tanto non avrebbero concluso niente nonostante l'augurante quadro Catellanniano appeso alle Prigioni. Gli hanno dato talmente retta che ci hanno aggiunto la Murri, Novarese, Campi Sportivi, Stadio, Questura e tanto per non sbagliare cooperativa anche il Fulgor. Tutte opere che saranno lì per altri venti anni se non eleggiamo Il Cancelliere Sindaco e Vice il Generale. Dispiace per il compagno Giovanni "Possibile" Benaglia che spera, nel Vice. E forse non basterà. Volete che concludano proprio la ricostruzione post bellica giusto in tempo per cacciare gli ambulanti? Sembra di si. Avendo molti dubbi e sospetti sulle loro capacità, intanto li mandano via poi decideranno (di domenica) sullo spezzatino. Torniano all'equilibrista giornalistico. Devo dire che è stato bravo, ha raggiunto, anche questa volta, Palazzo Garampi, dall'altra parte del suo giornale, senza farsi male e soprattutto, quello che conta, senza "danneggiare" ulteriormente l'immagine ormai "sconsacrata" del suo protetto.