venerdì 24 luglio 2015

Sempre Migliore

Alla Festa dell'Unità a Roma non hanno invitato la..Boschi. Con tutti i problemi e gli scandali che avvolgono il Partito della Capitale sono andati sull'usato sicuro. Puoi pensare quello che vuoi di Massimo D'Alema, al massimo vai vicino, ma devi riconoscere una "spietata" lucidità nelle analisi che affronta. Essere apparentemente fuori dai giochi un pò come MM Parmeggiani da noi, gli permette di essere perfino "sincero". La pettinata che ha dato al bulletto, nel suo comizio di oltre un'ora e mezza, quasi come la Boschi al Parco Ausa, è un manuale per le giovani marmotte democratiche, quelle dei selfie e brindisi, ma politica zero. D'Alema riassume il concetto stesso della politica nelle sue indispensabili componenti e naturalmente nei grandi vizi. Non esiste nel pur variegato panorama italiano uno come lui. La speranza di chi ha creduto nel progetto di Matteo Renzi ha iniziato ad affievolirsi, dirigenti e parlamentari se ne sono andati, ma chi si sta pericolosamente allontanando dal Partito democratico sono i suoi elettori. Questo l'epitaffio del renzismo recitato dal Migliore. Poi Zerbini, Arlotti e i nanetti consiliari possono ancora fare finta che Renzi sia una risorsa e Gnassi un Sindaco. Non ci va troppo per il sottile Massimo D’Alema. Un intervento di un’ora e mezza, fitto e appassionato, per parlare di politica estera ed economia, ma soprattutto delle vicende politiche italiane. Dall’ansia riformatrice del premier alla dialettica interna al Pd. Fino alla nascita di un Partito della nazione che rischia di tagliare definitivamente i legami con la sinistra. Una prospettiva molto pericolosa. La folla non è oceanica come nelle versioni emiliane, il prodotto è quello e la gente si allontana. Solo a Rimini erano più i giornalisti di casa presenti dei "presunti" compagni. Verdini ti permette di governare ma i milioni di simpatizzanti non si fanno prendere per il culo dalla piada e salsiccia di sapore demo-berlusconiano. Diciamo la verità, non è che nel Pd ci sia un gran dibattito, ci sono queste riunioni in cui il presidente del Consiglio parla….. Un pò come nella Giunta di Rimini, quando c'è, Gnassi parla e Brasini aumenta una tassa. Siamo alla fine del comizio del Migliore. Ormai il nostro popolo è composto da persone che non si iscrivono più al Partito democratico. I dirigenti e parlamentari che se ne vanno vengono salutati ogni volta con sprezzante noncuranza. Ma il problema è che abbiamo epurato anche un paio di milioni di elettori. Quando la percentuale di partecipazione al voto crolla sotto il 50 per cento in tutte le Regioni rosse significa senza alcun ragionevole dubbio che un pezzo del nostro elettorato non vota più per il Pd. Molti li conosco. Il fenomeno comincia a prendere una consistenza preoccupante. Un messaggio che arriva anche quì, nella Capitale del Vizio, tra poco, sembra molto poco, verranno collocati i cartelloni elettorali. Almeno 15 candidati sindaci, qualcuno anche consistente sembra già evaporato. Finora hanno giocato per fare vincere sempre lo stesso Partito perfino con Gnassi. Vedremo