martedì 21 luglio 2015

Un Pensionato d'Oro

I giornali del regime renziano non sanno più come tenere a galla il ballista. L'ultima disperata promessa fatta dal palco del PdExpò fa impallidire quelle del Banana che se non lo avessero stalkerato le avrebbe (allora) portate a termine. L'ultimo salvagente gli arriva da uno dei sei/sette pensionati d'oro d'Italia. Credo che il suo cumulo sia forse superiore a quello di Napolitano, con la differenza che Lamberto Dini i pochi compleanni che gli rimangono li festeggia a sue spese. Direttore generale di Bankitalia, Ministro del Tesoro, Presidente del Consiglio. Difficile trovare qualcuno con un cursus honorum più adeguato di quello di Lamberto Dini, Padoan al confronto, e si vede, è un aspirante grembiulino. Via le tasse sulla prima casa nel 2016, giù l’Ires nel 2017, nuove aliquote Irap nel 2018 per un esborso complessivo di circa 50 miliardi di euro, senza sforare i parametri europei. Possibile? Secondo Dini sì. Addirittura auspicabile. È una buona idea, dice, perché gli permetterebbe di riprendersi il consenso che aveva perso e muove l’azione politica del governo nella giusta direzione, soprattutto per quanto riguarda l’abolizione delle tasse sulla prima casa. E' vero che le tasse sugli immobili ci sono ovunque nei paesi industrializzati come il nostro, ma è il resto dell'imposizione fiscale oltre all'evasione ed elusione che ci rende diversi ormai unici. Per la prima casa gli italiani hanno fatto sacrifici enormi, ma sono tasse che non puoi evadere. La casa è lì. Il governo Monti, infatti, reintroduce l’Imu perché, nell’emergenza, è il modo più veloce per fare cassa. Di fatto, è stata la tassa patrimoniale del suo esecutivo, anche se in pochi la ricordano come tale. Fare cassa, per l’appunto. Con che risorse copriamo questa rivoluzione fiscale Mister Lamberto? La via scelta (promessa) da Renzi è la spending review? Due prese per il culo in una volta. Sembra uno spettacolo di Santarcangelo.